L’Italia il 26 aprile va verso le riaperture anticipate ma arrivano alcuni alert dagli esperti. I numeri – sottolinea il sottosegretario alla salute Pierpaolo Sileri intervistato dalla Stampa – non sono ancora così buoni da abbattere le restrizioni ed è presto per togliere il coprifuoco. Ma è fiducioso e assicura che le riaperture sono ‘irreversibili: non dovremo più temere di dover chiudere’, visto che la campagna vaccinale avanza.
Sileri invita a non correre sul coprifuoco e aggiunge che portare l’R0 di molto sotto lo 0,8 permetterà alleggerimenti. Ma ora l’incidenza nei contagi è ancora alta.
Tre possibilità per ottenere il pass: la vaccinazione, un tampone nelle ultime 48 ore oppure l’aver avuto il covid nei sei mesi precedenti.
Nel momento in cui si allenta, è normale che l’epidemia possa ripartire e un rischio riaperture c’è, ma abbiamo un sistema di allerta precoce per intervenire subito.
Lo spiega a Repubblica Gianni Rezza, capo Prevenzione ministero Salute e membro del Cts. Il rischio accettabile per un epidemiologo è zero – chiarisce – per un economista può essere 100 e per chi ha dovuto chiudere un’attività è ancora più elevato. ‘È legittimo che la politica trovi una sintesi’, dice, e saranno cruciali le due-tre settimane successive. Poi fa sapere che potrebbero avere via libera rapidamente i test salivari: ‘sono affidabili ormai quanto il tampone’.
18 aprile 2021