Lentini- Il sindaco offende in aula la consigliera Cunsolo

Ieri in Consiglio Comunale si è superato ogni limite di decenza e di decoro, nel luogo che invece  dovrebbe essere esempio di virtù civiche e umane.

Premetto che la politica non c’entra nulla, non c’entrano le divergenze, non c’entrano gli atti amministrativi o la visione che ognuno possa avere di città.

In questi quasi 5 anni ammetto di aver visto di tutto, atteggiamenti antidemocratici, ostruzionismi vari, e mi sono sentita dire dalla irresponsabile, alla depressa, alla frustrata, basta scorrere gli streaming dei vari consigli comunali per averne conferma.

Ma ieri ritengo che si sia infranta ogni barriera di decenza. Il sindaco a un certo punto rivolgendosi al Presidente del Consiglio, rea secondo lui, di non dare le dovute attenzioni alla sua consueta quanto inutile mistificazione dei fatti con arzigogoli linguistici, rispondendo preoccupata  alle mie figlie al telefono, mi ha dato della “SCEMA”.

Tralascio le questioni di genere, anche se vorrei capire cosa ci stia a fare quel drappo rosso in una sedia del Consiglio Comunale che ricordi la difesa delle donne, quando una rappresentante Consigliera  donna  viene insultata senza che quasi nessuno batta ciglio?

Non intendo lasciar correre riguardo l’esempio che ognuno di noi è tenuto a dare in un luogo così importante e rappresentativo per la Città.

La mia non è rabbia o risentimento personale per l’insulto, cosa a cui non ho dato nessun peso considerato da chi provenisse, ma compatimento per la mia città a vedere come si sia ridotta ad essere rappresentata da tale umanità esempio eccelso di cafoneria.

Ho tantissima vergogna per loro.

Lentini, 30 aprile 2021

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