“Aprire in Sicilia la possibilità di vaccinazione anche alla fascia di età dai 12 ai 15 anni.” A lanciare la proposta, all’indirizzo dell’Assessorato regionale della Salute, è la Ugl salute siciliana, suggerendo l’attivazione di un iniziativa ad hoc rivolta al mondo dei giovani. “Sarebbe bello poter dare già da ora, come hanno iniziato a fare altre regioni, la possibilità a ragazze e ragazzi di mettersi in sicurezza, considerato che oggi l’unica tipologia di vaccino loro riservata è disponibile – dicono il segretario regionale Carmelo Urzì ed il responsabile regionale dei medici Raffaele Lanteri, insieme al segretario dell’Unione regionale Giuseppe Messina. Abbiamo visto come, dall’apertura delle prenotazioni dello scorso 3 giugno, il flusso degli over 16 anni è stato soddisfacente, motivo per cui riteniamo sia giunto il momento di allargare le vaccinazioni all’intera platea. Immaginiamo si possano organizzare momenti appositamente dedicati, nel fine settimana ed in orari serali fuori dalla normale attività dei punti vaccinali più grandi in tutte le province. Si potrebbero creare veri e propri “Hub della gioventù”, magari con il coinvolgimento di artisti locali. A nostro avviso potrebbe essere un bel prosieguo di questa campagna che, finalmente, sta viaggiando a pieno regime proprio grazie alla realizzazione di questi grandi hub periferici, come avevamo chiesto alcuni mesi fa – fanno notare Urzì, Lanteri e Messina. E’ arrivato il tempo di accelerare, così da poter garantire in tempi rapidi la prima dose a tutti, ed ogni occasione può essere quindi propizia per sensibilizzare la popolazione a scegliere la via della vaccinazione per proteggersi dal Covid. Siamo certi che, anche questa volta, dalla Regione siciliana non faranno mancare l’attenzione, già manifestata concretamente dal presidente Nello Musumeci raggiungendo elevati numeri vaccinali, ad una idea di buon senso che, nel contempo, andrebbe di certo ad incentivare alla somministrazione anche quei genitori, zii, nonni e parenti vari che fino ad oggi non si sono ancora vaccinati – concludono i sindacalisti.”