Siracusa, Luigi Cavarra: stesso problema ogni anno, asili nido chiusi nel periodo estivo

Riceviamo e pubblichiamo

Come ogni anno si ripropone lo stesso problema, ovvero, gli asili nido restano chiusi durante il periodo estivo.

Quest’anno a Siracusa, l’apertura degli asili nido sono stati motivo di lamentele e critiche verso l’amministrazione,  giacché l’apertura non è stata rispettata come in altre città, vale a dire inizio anno scolastico per tutti. Gli asili nido a Siracusa, dopo un lungo periodo di assegnazione col regime di proroga alle cooperative che svolgevano questo servizio, si è passati ad altra gara e quest’anno l’affidamento è stato dato a cooperative (non siracusane) ma vincitrici del concorso.

L’amministrazione di Siracusa ha dovuto affrontare al meglio una pandemia che ha sconquassato, naturalmente tutte le categorie, in special modo quelle più deboli e precari.

Senza voler fare nessuna retorica in merito, tuttavia il problema dei minori (insieme agli anziani) ed i bambini, sono un problema da non trascurare e mettere a mio avviso al primo posto.

Gli asili nido per tutte le mamme lavoratrici sono un servizio indispensabile, non tutte le donne hanno la fortuna di avere le mamme/nonne giovani per farsi carico dei propri nipoti a tempo pieno, e comunque, non sarebbe neanche corretto accollare un lavoro  a tempo pieno a nonni di una certa età,  anche se fatto  con amore, sarebbe una richiesta pesante.

Mi permetto di esporre una proposta, facendomi anche portavoce di tante preoccupazioni di genitori che non riescono  a risolvere il problema senza mettere in conto costi pesanti (baby-sitter, ludoteche e campi estivi) ma soprattutto non mettere di fronte una (donna-mamma ) alla scelta: il lavoro, o il figlio.

Propongo all’ amministrazione centrale e soprattutto all’assessore di competenza,  di istituire un tavolo organizzativo e programmatico con i gestori dei nido,  di prolungare di qualche mese il servizio, anche a luglio e agosto, in modo da venir incontro alle famiglie siracusane che necessitano di questo servizio e allo stesso modo garantire il lavoro al personale che nel frattempo si troverebbe inoccupato  (fatto salvo ad ognuno le ferie maturate spettanti).

Altre amministrazioni comunali (è stato fatto nella città di Merano nel Modenese) ed altre città, negli ultimi anni hanno sperimentato il prolungamento del servizio ben oltre la fine di giugno, per  venire incontro alle famiglie ma soprattutto alle donne, alle mamme lavoratrici, le vere protagoniste in questo periodo avverso.

Ritengo utile e quindi, esorto l’assessore  di voler trattare l’argomento con i gestori, i sindacati per il prolungamento del servizio, di nidi e scuole d’infanzia comunali.

Chiedo all’ amministrazione di valutare e di soddisfare le richieste espresse dalle famiglie, sarebbe una svolta innovativa  e di adattamento con i tempi, una buona notizia per tutte le famiglie, sperando che tale obiettivo sia proposto in tutte le scuole della nostra regione, e non limitandosi solo alle scuole del nord Italia.

 

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By Redazione

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