Siracusa, 8 giugno 2021- Le proposte di intervento e le fasi operative del progetto
“I colori del silenzio” sono state presentate oggi in conferenza stampa alla Pro Loco in piazza Santa Lucia alla presenza del sindaco, Francesco Italia, dell’assessore alle Politiche culturali, Fabio Granata. Hanno partecipato il direttore dell’Accademia di belle arti di Siracusa, Alessandro Montel, la dirigente del liceo artistico “Antonello Gagini”, Giovanna Strano, il soprintendente ai Beni culturali, Savi Martinez, e la curatrice del progetto, Giada Cantamessa.
I colori del silenzio” è finanziato dal Ministero per i beni culturali e, come ha evidenziato il responsabile tecnico del progetto per conto del Mibact, Guido Meli, Siracusa è stata l’unica città siciliana ad avere avuto accesso ai finanziamenti.
Gli interventi artistici si concentreranno nell’area della Borgata, tra l’area di piazza Santa Lucia e lo Sbarcadero per un’ideale riconnessione del quartiere al mare, inserendosi nel filone di “Urbanistica tattica”, nuova filosofia di rigenerazione dei luoghi. Praticata nelle più grandi città del mondo, l’Urbanistica tattica nasce con l’intento di cambiarle usando diversamente lo spazio per farli riappropriare alla gente. In questo modo, tramite interventi creativi con la vernice, ma non solo, saranno delimitati nuovi spazi più sicuri per gli attraversamenti pedonali e nuove aree di sosta, oppure verranno riqualificati ambiti stradali abbandonati.
Protagonisti saranno gli studenti dell’Accademia di Belle Arti e del liceo Gagini.
«Un’azione di grande recupero attraverso lo strumento dell’urbanistica tattica – ha detto il sindaco Italia – e allo stesso tempo la possibilità di ingaggiare in questa opera i nostri giovani, che rappresentano il nostro punto di arrivo e di partenza. Niente è più importante di educare i giovani a considerare la città come casa propria. Saranno loro i protagonisti di questo progetto che è un lavoro sia di riqualificazione dei luoghi e di riappropriazione dell’identità di Siracusa».
Anche l’assessore Granata ha sottolineato l’importanza della scuola. “Direi – ha affermato – che l’intero progetto è basato sui giovani che possono e devono dire la loro in questo primo ma importante intervento che utilizza dei segni artistici frutto dell’immaginario dei giovani. Se a questo aggiungiamo le iniziative concrete che l’Amministrazione sta mettendo in campo con la riqualificazione di piazza Santa Lucia, del sagrato della basilica e con i lavori già avviati del Bando periferie, vuol dire che stiamo mettendo di atto quanto annunciato: la borgata è il tassello Liberty di un centro storico allargato che non può essere solo Ortigia. Questo progetto è tra tutti il più bello perché vede i giovani protagonisti».
I dettagli del progetto sono stati illustrati dal Carlo Alberto Giardina e Mafalda Rangel. Alla base c’è stato un lungo lavoro preparatorio che ha visto gli studenti impegnati ad approfondire la conoscenza storica e architettonica della Borgata, a partire dai miti. In questo percorso, i giovani si sono confrontati anche con i ragazzi del quartiere attraverso gli Scout del gruppo Assorider. Successivamente i ragazzi sono passati alla fase formativa sull’uso della tecnica pittorica e a quella della progettazione.