A Noto omaggio floreale in ricordo degli italiani ammazzati nelle foibe

Il 10 febbraio si celebra il Giorno del Ricordo, solennità civile nazionale, istituita dalla Legge nr.92 del 30 marzo 2004, al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani vittime delle foibe e dell’esodo di istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra. Morti ed esiliati dalla ferocia dei partigiani comunisti agli ordini di Tito, le cui violenze ed aberrazioni riecheggiano nei luoghi della storia del confine orientale italiano. Stamane l’Associazione Aeropoema ha promosso un momento di commemorazione assistendo prima alla Santa Messa, officiata da Don Francesco Ingegneri nella chiesa del Carmine, in suffragio delle migliaia di uomini e donne infoibate e di 30 frati massacrati dai comunisti in Bosnia, e poi con un omaggio floreale posto ai piedi del Monumento ai Caduti in largo Landolina. “Come ogni anno celebriamo la Giornata del Ricordo, in memoria dei nostri connazionali barbaramente assassinati dall’odio partigiano sul confine orientale – spiega il Presidente dell’Aeropoema Noto, Andrea Insenga Azzaro-. L’obiettivo è quello di rendere il 10 febbraio parte di una memoria nazionale realmente condivisa, scongiurando i tentativi di revisionismo o negazionismo storico che vogliono rigettare nell’oblio della storia quei tanti, troppi nomi di nostri fratelli sepolti dalla pulizia etnica di Tito”.
Infatti, dinnanzi al negazionismo di taluni ed allo sfregio nei monumenti, a ricordo di questa tragedia, perpetrato da vandali ignoranti, solo la forza di una solennità nazionale può restituire verità e dignità a pagine della nostra storia nazionale omesse e mai veramente approfondite. Noto non scorda, e i fiori deposti sono il segno tangibile

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