A rischio gli stabilimenti Dema di Somma Vesuviana e Paolisi.

Andrea Morisco  –  Operaio RSU Dema Somma Vesuviana: “Verremo tutti trasferiti negli stabilimenti  Adler di Airola e Paolisi con chiusura degli stabilimenti Dema di Somma Vesuviana e Paolisi e con un piano investimenti limitato al 2027”.

Salvatore Di Sarno  –  sindaco di Somma Vesuviana, nel napoletano: “Rischiamo una desertificazione industriale con la perdita superiore ai 200 posti di lavoro. Gli operai sono persone! Sono al loro fianco, convinto che possa esserci un’intervento del Governo Nazionale. Sono in contatto con il sindaco di Paolisi dove c’è un altro stabilimento DEMA che verrebbe chiuso. A Somma con ogni probabilità convocheremo una seduta straordinaria del Consiglio Comunale. Confidiamo in un intervento del Governo Nazionale ”.

“C’è la volontà di chiudere gli stabilimenti. Da Somma Vesuviana, i dipendenti Dema verrebbero tutti, tranne 20, trasferiti negli stabilimenti Adler di Airola e Brindisi, mentre i lavoratori degli stabilimenti di Paolisi, verrebbero trasferiti a Brindisi. Inoltre dal Business Plan della Adler, azienda che vorrebbe acquisire la Dema, emergerebbe un piano di investimenti abbastanza leggero e fino al 2027, quando terminerà il concordato del Tribunale. Dunque è chiaro che gli stabilimenti Dema di Somma Vesuviana e Paolisi verranno definitivamente chiusi. Siamo preoccupati e dispiaciuti perchè non erano queste le promesse e le premesse. Inoltre nessuno ci garantisce che dal 2027 saranno mantenuti i livelli occupazionali. La nostra è una doppia preoccupazione, in quanto da una parte avremo la chiusura degli stabilimenti e dall’altra non abbiamo garanzia di un mantenimento dei livelli occupazionali dal 2027. Un sacrificio di due anni, durante i quali saremo costretti a fare i pendolari, con un piano investimenti limitato al 2027! Chiediamo l’intervento del Governo. Si tratta di centinaia di posti di lavoro a rischio”. Lo ha affermato Andrea Morisco, operaio e Rappresentante RSU Dema.

La vicinanza del sindaco di Somma Vesuviana, Salvatore Di Sarno che nella serata di ieri ha telefonato al sindaco di Paolisi, Umberto Maietta.

 

“C’è una preoccupazione legittima. Subito ho incontrato gli operai. Condivido le loro posizioni e credo che le istituzioni, tutte, debbano fare la loro parte. Stiamo rischiando una desertificazione industriale su questo territorio. Gli operai sono persone, le persone hanno una loro storia – ha affermato Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana, nel napoletano –  un’identità, hanno famiglie, figli e credo che tutti ne debbano tenere conto. Tra Somma e Paolisi sono più di 200 i posti a rischio. A Somma Vesuviana resterebbero soltanto 20 dipendenti, mentre a Paolisi, da quanto ho avuto modo di apprendere, non resterebbe nessuno. Tutti verrebbero trasferiti negli stabilimenti di Airola e Brindisi. Ho chiamato il sindaco di Paolisi, Umberto Maietta.  Sicuramente daremo vita ad azioni politiche comuni, nell’interesse dei lavoratori. Ho immediatamente sentito anche il Presidente del Consiglio Comunale, Antonio Granato e non escludiamo la convocazione, in tempi brevi di una seduta straordinaria del Consiglio Comunale. Potremmo valutare anche una seduta congiunta tra Somma e Paolisi. Il mio appello è rivolto al Governo, al Presidente Giorgia Meoloni, al Ministro delle Imprese, Sviluppo Economico e del Made In Italy, Adolfo Urso, affinchè si possa scongiurare la perdita dei posti di lavoro e la chiusura degli stabilimenti Dema a Somma Vesuviana e a Paolisi. Per quanto riguarda Somma, sarebbe un forte rischio di desertificazione industriale con ulteriore danno economico al territorio. Salviamo gli stabilimenti! Salviamo i posti di lavoro!”.

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By Redazione

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