“Il Governo del cambiamento, come si è autodefinito l’asse M5S-Lega che guida l’attuale esecutivo nazionale, in pochi mesi è riuscito a dare un chiaro indirizzo del proprio operato, tagliando i fondi per le periferie e avviando una <> sugli edifici occupati abusivamente dai più disperati, facilitando le operazioni di sgombero”.
Ad intervenire è l’On. Giovanni Cafeo, Segretario della III Commissione ARS Attività Produttive e Presidente dell’Intergruppo Federalista Europeo all’ARS.
“Il principio di legalità, alla base del nostro Stato di Diritto, non dovrebbe mai essere messo in discussione – continua l’On. Cafeo – anche se l’uso del condizionale, considerati i numerosi casi di vere e proprie sanatorie fiscali, camuffate da “rientri di capitali all’estero” o da “Pacificazione fiscale” avvenute nel recente passato in Italia a vantaggio esclusivo dei più ricchi, diventa obbligatorio”.
“Mi chiedo però perché il Governo – prosegue Cafeo – continui ad avere un approccio morbido verso i più forti, i più facoltosi e si rivolga invece sempre con il massimo della durezza ai più deboli, ai meno abbienti, ai disperati, considerandoli sacrificabili sull’altare del consenso”.
“È evidente che al Paese serve adesso più che mai una pacificazione sociale destinata alla fascia più debole della popolazione – continua ancora il Parlamentare Regionale del PD – non una sanatoria alla cieca ma un censimento dei singoli casi, con la possibilità di regolarizzare la posizione di migliaia di famiglie occupanti ormai da anni stabili che necessitano interventi di manutenzione importanti, impossibili da attuare finché permane la situazione di irregolarità, a scapito della sicurezza e della vivibilità dei luoghi”.
“Una pacificazione sociale che non può prescindere dal recupero delle periferie e quindi dal ripristino dei fondi previsti prima del Decreto Milleproproghe – conclude l’On. Cafeo – ben 1,5 miliardi di euro già promessi ai comuni e sottratti da questa maggioranza con un semplice ma inaccettabile colpo di penna”.
