Catania, 12 gennaio 2023 – L’inizio della storia e della esperienza del Banco Alimentare in Sicilia è pressoché coincidente con la storia di fratel Biagio Conte e della Missione di Speranza e Carità. Basti pensare che la convenzione tra il Banco e la Missione porta il numero progressivo 006. In questi anni il Banco non ha mai fatto mancare il sostegno delle derrate alimentari per i suoi numerosi assistiti che lui ha ripagato con la sua grande generosità e la sua grande testimonianza. Da lui abbiamo imparato cosa sia concretamente la carità, quell’amore ai fratelli che non si ferma alla pur necessaria risposta al bisogno materiale, ma che va direttamente al cuore di ogni uomo, ove risiede il bisogno più profondo, quello del significato dell’esistenza. Il suo impegno ci ha aiutato a vedere Cristo nei poveri non solo perché si commuoveva della miseria, ma perché sapeva andare oltre il bisogno e sapeva parlare al cuore di ciascuno.
Difficile ricordare tutte le volte in cui ha partecipato alle iniziative promosse dal Banco. A Catania e a Palermo come nelle altre città della Sicilia. Fratel Biagio non ha mai fatto mancare il sostegno dei suoi volontari alla Giornata Nazionale della Colletta Alimentare. Ha tenuto sempre aperti i locali di Palermo per la presentazione della Colletta. Ha partecipato finché ha potuto alle Messe di ringraziamento dopo ogni Colletta. E come dimenticare le sue visite al deposito del Banco di Cinisi?
Ma fratel Biagio non è stato un amico e compagno solo per i siciliani. Ha costituito un punto di riferimento per tutta la rete del Banco perché esempio di carità all’opera, sempre pronto a tendere la mano a chi avesse bisogno in ogni circostanza.
Fratel Biagio ci ha lasciato un grande compito dichiarano insieme i tre presidenti del Banco Sicilia Occidentale, Santo Giordano, del Banco alimentare Sicilia Orientale, Pietro Maugeri e della Fondazione Banco Alimentare, Giovanni Bruno: continuare a servire i poveri perché in tal modo si serve nostro Signore. Lo ricorderemo sempre oltre che per la sua serenità e per il suo sorriso cordiale, per la sua incrollabile fede nel Signore.