Ci sarà spazio anche per una dedica del regista Pupi Avati nello spettacolo di beneficenza che il musicista siracusano Francesco Cataldo terrà mercoledì prossimo (29 maggio) al Teatro massimo comunale di Siracusa. L’evento, patrocinato dal Comune, è stato organizzato per raccogliere fondi in favore della San Martino di Tours, l’associazione nata nel 1997 e che, tra le altre opere, gestisce la Mensa dei poveri di via Nome di Gesù in Ortigia.
Cataldo, pianista e chitarrista siracusano che vanta una carriera di jazzista costellata di riconoscimenti anche all’estero, si spende come volontariato e continua la sua attività di compositore alla ricerca di nuovi percorsi musicali con riferimenti classici. Tra i tanti giudizi positivi raccolti, anche quello di un regista come Pupi Avati che nella musica trova ispirazione per i suoi film: “I brani di Francesco, belli, come una carezza infinita destinata a perdurare per un lungo viaggio”, ha scritto.
Lo spettacolo di mercoledì prossimo è intitolato “Colori. Note, parole” ed è dedicato a Giuseppe Agosta, fondatore e animatore della San Martino di Tours, morto prematuramente nel 2021. Nella performance troveranno spazio anche la pittura, un cortometraggio e una sequenza di immagini che l’artista ha realizzato a quattro mani con il regista Rai Rosario Montesanti per ricostruire la storia dell’associazione di volontariato.
Il risultato è uno spettacolo articolato nel quale le note saranno alternate ai dialoghi che il pianista avrà con Giuseppe Attardi, giornalista ed esperto musicale siracusano, mentre il corto, dal titolo “Vito raccontami”, è dedicato al nonno di Cataldo e contiene anche un brano eseguito a Roma nella chiesa anglicana di San Paolo dentro le Mura.
Co-protagonista dello spettacolo, facendo bella mostra sul palco, sarà un quadro di Stefano Lazzari, pittore umbro amico di papa Francesco e che collabora con il Vaticano. L’opera è anche la copertina dell’ultimo disco di Francesco Cataldo, uscito il 29 marzo, intitolato “Amaranto”, il colore della San Martino di Tours. Un lavoro ispirato al tema dell’amore universale, anche questo dedicato a Giuseppe Agosta.