All’Urban center uno spazio per lavorare e studiare in smartworking

Uno spazio gratuito e confortevole per studiare e lavorare in smart working. Sarà ospitato nel soppalco della Sala A dell’Urban Center e la sua attivazione avverrà al termine di una cerimonia di apertura in programma lunedì 28 ottobre, alle 10.30 alla presenza del sindaco Francesco Italia e dell’assessore alle Politiche sociali Marco Zappulla. L’aula studio inizialmente sarà operativa in via sperimentale tre giorni a settimana, lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 8 alle 20. L’ambiente è dotato di connessione Wi-Fi dedicata, impianto di climatizzazione, postazioni informatiche e tablet per attività di studio e ricerca. L’offerta si arricchirà successivamente con dei visori 3D di ultima generazione, per consentire ai ragazzi l’esplorazione del metaverso e migliorare approccio ai lavori digitali. Il personale dell’Urban Center e i giovani del Servizio Civile di Città Educativa saranno a supporto degli studenti durante le giornate di apertura.

“Un’iniziativa che insieme al Sindaco abbiamo fortemente voluto. E’ stata inoltre condivisa dalla Seconda Commissione consiliare, che l’ha favorevolmente accolta insieme all’idea di sviluppare, successivamente, spazi giovanili diffusi nella città”: lo dichiara l’assessore alle Politiche giovanili Marco Zappulla che aggiunge: “La giornata di lunedì rappresenta un momento storico per Siracusa perché, per la prima volta, l’Amministrazione mette a disposizione dei giovani un’aula studio comunale. Finalmente per i nostri ragazzi non sarà più necessario andare in giro alla ricerca di piccoli spazi a pagamento per poter studiare o lavorare. L’aula studio è un’azione concreta e innovativa che rientra in una visione ambiziosa per lo sviluppo e il benessere dei giovani nella nostra città. L’obiettivo è trasformare la sala A dell’Urban Center in un hub giovanile, un vero centro di aggregazione dove i giovani possano studiare, lavorare, fare musica, teatro, partecipare a cineforum, convegni, e incontri sull’imprenditorialità, creando connessioni significative tra di loro e con altre realtà associative presenti all’interno della comunità”.

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By F N

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