Il deputato regionale Giovanni Cafeo ha eseguito un sopralluogo nelle zone di Lentini maggiormente colpite dagli eventi atmosferici verificatesi lo scorso venerdì per effettuare un sopralluogo, accompagnato dal sindaco Bosco e da alcuni agrumicoltori della zona.
Il segretario della III Commissione Attività Produttive. Quanto visto in prima persona mi ha lasciato davvero preoccupato – perché la devastazione e la furia della natura si è abbattuta con forza in quel territorio, provocando danni davvero incalcolabili sia alle infrastrutture pubbliche sia ai privati, lasciando in certi casi in ginocchio i già vessati imprenditori agrumicoli”.
“Tuttavia, nonostante l’eccezionale portata della pioggia caduta – spiega ancora l’On. Cafeo – è evidente che gran parte dei danni si sarebbero potuti evitare semplicemente attuando la normale manutenzione del territorio, avendo cura degli alvei per evitare accumuli di sfalci e detriti facilmente trasportabili dalla forza dell’acqua e degli argini per aumentare la portata di fiumi e torrenti. Una serie di interventi che da tempo dovevano essere programmati, non soltanto a Lentini ma in buona parte della Sicilia, mai realmente avviati e sulle cui risorse non si comprende come si possa risparmiare, alla luce di quanto ormai, con cadenza regolare, accade all’inizio delle stagioni più piovose”.
“Non serve essere dei tecnici o degli indovini per prevenire cosa potrà succedere alla prossima pioggia – continua l’On. Cafeo – visto che praticamente tutti i ponti di attraversamento di fiumi e canali sono ostruiti dai già citati detriti e che gli argini si trovano in una situazione quanto meno precaria; l’intervento straordinario in emergenza però, come è lo strumento dello “stato di calamità”, sebbene necessario in questo caso, non può diventare il metodo ordinario per affrontare il problema del dissesto idrogeologico in Sicilia.
Al contrario – conclude l’On. Cafeo – è indispensabile pianificare per tempo, destinando le risorse necessarie, un piano di manutenzione regolare del territorio, in modo da limitare i danni da maltempo, certamente non annullabili ma sicuramente prevedibili e in questo modo almeno circoscrivibili”.