Amenta (Anci): “A rischio l’accesso alla facoltà di medicina per gli studenti in quarantena”


È il Vice Presidente di AnciSicilia, Paolo Amenta, a lanciare il grido d’allarme dopo aver raccolto le rimostranze del Sindaco di Canicattini Bagni, Marilena Miceli, nel siracusano, dove un suo giovane cittadino, facente parte del gruppo di 11 ragazzi risultati positivi al Covi-19 all’inizio di Agosto al ritorno da una vacanza a Malta, il 3 Settembre 2020 dovrebbe sostenere i test d’ingresso a Medicina presso l’Università di Catania, ma di fatto non può per via dell’isolamento e per la totale mancanza di una alternativa al normale svolgimento dei test a cui sono chiamati i suoi colleghi.

«Allo stato attuale – denuncia il Vice Presidente Amenta – nessuna alternativa alle date nazionali del 3 Settembre per Medicina e dell’8 Settembre per le Professioni Sanitarie è stata data in Sicilia, né tantomeno alcuna modalità diversa di espletamento dei test, per questi ragazzi che si trovano in quarantena in quanto risultati positivi al Covid.
Con il Sindaco di Canicattini Bagni, dove un giovane dovrebbe sostenere il 3 Settembre i test di Medicina, abbiamo chiesto informazioni e garanzie in tale senso sia all’Università di Catania così come alla Direzione Sanitaria della Regione Sicilia, senza ricevere alcuna risposta esaustiva del problema.
Doveroso allora un intervento urgente da parte della Regione nei confronti dei Ministeri dell’Università e della Salute, per garantire, a questi giovani studenti in quarantena, una alternativa e, soprattutto, un diritto che se escluso potrebbe segnarne il futuro».

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