Le sale cinematografiche siciliane soffrono, con un trend di presenze in calo del 30 per cento rispetto al 2019, l’anno prima della pandemia. Si è acceso un faro sullo stato di salute delle strutture destinate al grande schermo, sopravvissute nel post covid grazie alle linee di intervento ministeriali e regionali, al secondo convegno regionale organizzato da Anec Sicilia: Sala cinematografica, quale futuro? Prospettive e proposte, che si è tenuto questa mattina a Palazzo dei Normanni con esercenti, esperti del settore ed esponenti istituzionali. Sono state 6 milioni le presenze nel 2019, calate drasticamente nel 2023 con poco più di 4 milioni spettatori. “Numero, questo – ha spiegato l’imprenditore cinematografico e consulente tecnico Anec Sicilia, Rosario Drago – che secondo le stime di chiusura dell’anno scenderebbe a 3 milioni, il 50 per cento in meno rispetto al 2019. E se in quell’anno le sale attive in Sicilia erano 278, ad oggi sono 234. Quarantaquattro non più operative, dunque, alcune chiuse definitivamente, altre trasformate o chiuse temporaneamente per mancanza di risorse”. Un esempio su tutti il Cinema Centrale di Marsala, che ha definitivamente chiuso i battenti ed è stato venduto a soggetti privati che lo hanno trasformato in un parcheggio. Dopo i saluti istituzionali di Gaetano Galvagno, presidente Ars Sicilia, Mario Lorini, presidente nazionale Anec, Francesco Giambrone, presidente nazionale Agis, Paolo Signorelli, presidente nazionale Anec Sicilia ed Egidio Bernava Morante, presidente regionale Agis, si sono alternati vari focus su sala cinematografica e Film Commission, con la proposta del rimborso regionale sui biglietti con l’esercente Sino Accursio Caracappa e Nicola Tarantino, dirigente Sicilia Film Commission; sul rapporto tra cinema e disabilità e tra cinema e scuola, con le diverse iniziative realizzate in varie realtà territoriali dell’Isola. “L’obiettivo – ha detto Giuseppe Gambina, della Fice nazionale – non è quello di portare il cinema nelle scuole ma le scuole al cinema con nuovi progetti da realizzare nelle sale cinematografiche in rete con le scuole, l’AGIS, l’USR Sicilia e la Regione in maniera sinergica. Auspichiamo inoltre la costituzione di un comitato tecnico formato da esperti del mondo della scuola e del cinema e da rappresentanti delle istituzioni, che permetta alla rete di operare in maniera concreta. Immaginiamo – ha concluso – anche percorsi extrascolastici, differenziati per età quali antidoti alla noia, alla solitudine, alla dipendenza dai social e dagli smartphone”. A seguire un approfondimento sugli emendamenti a favore della sala cinematografica nella finanziaria regionale con Andrea Peria Giaconia, presidente Anec Palermo, che ha sottolineato la necessità di inserire, all’interno dell’agenda del governo regionale, una misura stabile per le strutture cinematografiche. “L’onda lunga del post pandemia ha fatto sì che oggi le sale cinematografiche paghino lo scotto della crisi economica attuale – ha detto Peria Giaconia – per questo chiediamo ai vertici istituzionali regionali del governo Schifani la massima attenzione per il nostro settore, attivando una misura stabile fin dalla prossima legge finanziaria: con un minimo sforzo economico si potrebbero salvare le 127 strutture siciliane, presidi culturali ed economici dell’Isola”. Si è infine affrontato il tema della proposta di una linea nuova di finanziamento per le sale e della cessione della tax credit e i costi di funzionamento. In collegamento, a fine lavori, l’assessore regionale al Turismo, sport e spettacolo Elvira Amata che ha detto: “Il Governo regionale ha puntato i riflettori sul settore del cinema, inteso in tutti i suoi segmenti, dalle produzioni alle sale. Ne abbiamo già parlato agli Stati Generali del Cinema, incontro che si è tenuto ad aprile scorso ad Ortigia, in cui sono emerse le varie criticità presenti, oltre ai punti di forza. Credo che il confronto, come quello di oggi, sia un momento di crescita per tutti gli interlocutori: studieremo, in sinergia con l’assessorato alle Attività produttive, le azioni da mettere in campo per dare una boccata di ossigeno a questo settore, importantissimo per le sue ricadute sul turismo e sullo sviluppo economico dell’Isola, perché il mondo delle sale cinematografiche non va abbandonato, anzi va sostenuto riportando anche i giovani al cinema con il coinvolgimento delle università. Il cinema non deve rappresentare solo il passato, ma è presente e futuro. Sarebbe interessante – ha concluso – creare un osservatorio che monitori costantemente l’andamento delle sale cinematografiche per prevenire tutte le criticità così da affrontarle in tempo”.