La sentenza del Tar che annulla in nove sezioni il voto del primo turno delle elezioni comunali di Siracusa, non rileva esplicitamente alcun profilo penale. Infatti il Tar scrive “non risultano riscontri di rilievo penale riguardo a fatti potenzialmente rilevanti ai fini del complessivo annullamento delle elezioni; né si è data notizia al collegio di registrazione, al momento della votazione e dello spoglio, da parte delle forze di polizia di fatti rilevanti in tal senso”. Le affermazioni dell’onorevole Prestigiacomo e di quanti in queste ore usano strumentalmente la sentenza del Tar per diffondere l’ombra di un complotto corruttivo, non si capisce bene da chi ideato e a quale fine, serve solo a gettare la città in un clima di sfiducia, tensione e confusione che mira a rendere ancora più difficile il confronto delle idee e delle opinioni. L’onorevole Prestigiacomo accosta l’annullamento dei risultati delle nove sezioni agli effetti devastanti della vicenda del Sistema Siracusa. E’ un accostamento inaccettabile, fuorviante, strumentale e pericoloso. La vicenda del sistema Siracusa è stato il tentativo da parte di un gruppo criminale di impossessarsi della città costruendo una narrazione falsa e fuorviante della realtà. Un tentativo fortunatamente smascherato e bloccato dalla giustizia. Evocarlo per accostarlo a quello che oggi succede è un pessimo inizio di campagna elettorale. Se si ha la forza e la voglia di fare veramente il bene della città si discuta di politica e di programmi, come la stessa Prestigiacomo ha per altro fatto sul caso dell’idroscalo. Siracusa non ha bisogno di queste strumentalizzazioni, ha bisogno di un confronto sui programmi e sulle idee.
Salvo Adorno PD