E’ stata alta anche al tribunale l’astensione dalle udienze e da altre attività giudiziarie da parte dei penalisti siracusani in occasione della prima delle tre giornate di manifestazione. In molti hanno preso parte a un’assemblea pubblica alla biblioteca del consiglio dell’ordine degli avvocati a cui hanno partecipato i presidenti di tutte le Camere penali del distretto di Corte d’Appello di Catania. Nel corso dell’assemblea, convocata dalla Camera Penale “Pier Luigi Romano di Siracusa”, si sono approfonditi i temi dell’astensione indetta dall’Unione delle camere penali italiane da ieri fino alla giornata di domani.
Nel corso di un vivace dibattito, al quale hanno contribuito con i loro interventi, anche Francesco Favi, presidente dell’Ordine degli avvocati di Siracusa, e Andrea Migneco, presidente della Sezione Anm di Siracusa, i numerosi partecipanti hanno evidenziato l’importanza dei temi per cui, da oggi e per altri due giorni, si asterranno dalle loro attività. Sott’accusa le leggi emanate dal Parlamento che sanciscono l’esclusione del rito abbreviato per i reati puniti con la pena dell’ergastolo, la nuova disciplina della legittima difesa, la cosiddetta “legge spazza corrotti” e la mancata previsione di una normativa intertemporale. A ciò si aggiungono le conseguenze del decreto sicurezza, la condizione delle carceri italiane, la decisione di non dar corso alla riforma dell’ordinamento penitenziario, l’abolizione della prescrizione dopo la sentenza di I grado, la previsione della castrazione chimica nei confronti di pedofili e stupratori.
“E’ necessario – afferma il presidente della Camera penale aretusea, avv. Silvestre Costanzo – individuare delle strategie comunicative per evitare che le ragioni della protesta dei penalisti continuino a essere ignorate dalla politica, dall’informazione e dalla società. E’ necessario diffondere, capillarmente, all’esterno delle aule del Tribunale, la cultura e i valori che inducono i penalisti a protestare contro il populismo giustizialista di questi tempi”.
F. N.