Augusta, deposito Gnl, sviluppo del territorio e le contraddizioni sul campo di battaglia e coerenza

Dietro la notizia – La coerenza è un valore alla base di ogni etica che dovrebbe comunque essere connessa alla logica deduzione nei comportamenti di ogni giorno. Addirittura personaggi che infrangono sistematicamente la morale comune e attraggono spesso più nel sociale senso del pudore nell’incoerente uomo della strada. Chi si comporta in maniera tale da negare la verità incontrovertibile, deve necessariamente rivedere le sue ambizioni o progetti. Questo inteso come assenza di contraddizioni nel proprio modo di agire e pensare; se non fosse un valore, cadrebbe il senso di ogni forma di dialogo fra gli uomini per stabilire un qualunque punto fermo. Chi non ammette che la coerenza è un valore perde il diritto di usare la ragione perché ogni discorso razionale si basa sull’assenza di contraddizioni.

Abbiamo visto diverse volte l’evoluzione delle associazioni ambientaliste nella fase crescente e nella condivisione che l’inquinamento distrugge l’ambiente, specie sui Social, con tanti rappresentanti, forse in maniera del tutto personale, dire tutto e il contrario di tutto. Attaccare da una parte e ritrarsi dall’altra. Questo determina una sorta di marasma dissociato in cui chiunque può riconoscersi. Basta usare la tattica del gambero e sgusciare via non appena si è messi all’angolo.

Lo stato di avanzamento del piano triennale e lo stato delle infrastrutture per il Porto di Augusta è stato al centro di un incontro in Confindustria con il presidente dell’Adsp Sicilia Orientale, Andrea Annunziata, su iniziativa della Sezione Trasporti, logistica ed economia del mare proprio in questi giorni. Nell’ambito del piano strategico di sviluppo insiste il deposito Gnl (gas naturale liquefatto) nel porto di Augusta. La direttiva del Governo Italiano, in ottemperanza alle linee UE, indica che entro il 2025 tutti i porti “Core” dovranno essere in grado di fornire Gnl alle navi e opportunamente intervallati dovranno essere previsti distributori Gnl per autocarri sulle reti “Core” stradali. Ma la buona cronaca ci ricorda che dei dichiarati ambientalisti sono contrari e per questo coerenti; ma tanti altri, ironia della sorte, però, hanno partecipato all’incontro che si è tenuto nei locali di Assindustria Siracusa quando di parlava di Zes, progetto in cui si sposa anche la realizzazione del deposito di Gnl nel porto di Augusta che rischia di perdere il riconoscimento di porto “Core” se entro il 2025 non sarà dotato di deposito Gnl, con la condivisione espressa dal Presidente dell’Autorità portuale della Sicilia orientale, Andrea Annunziata.

In Italia sono state individuate tante aree specie nel Sud collegate a zone portuali che saranno destinatarie d’importanti benefici fiscali e semplificazioni amministrative, che nelle intenzioni del governo dovrebbero consentire lo sviluppo d’imprese già insediate o che s’insedieranno, attraendo anche investimenti dall’estero, tra i quali Augusta. Sono previste misure incentivanti per investimenti strategici in grado di attrarre grandi imprese nazionali e multinazionali nelle aree portuali e retro-portuali del Mezzogiorno, aumentare il livello di occupazione, incrementare attrattività nelle regioni interessate, creare nuovi modelli di produzione e diversificazione economica di territori di Catania, Augusta, Siracusa e quella di Palermo e Termini Imerese. Si tratta di scegliere cosa si vuole fare del futuro del Petrolchimico; personalmente sono stato da sempre per la chiusura graduale e per la riconversione dell’intera economia della zona. Ma chi partecipa all’incontro in cui si parla di sviluppo e quindi con il collegato alle raffinerie e a tutte le industrie che insistono nel Petrolchimico siracusano, compreso il deposito del Gnl, per poi sorridere in silenzio perché si mettono in moto i meccanismi per la sua realizzazione, non può continuare a fare il pesce in barile. La coerenza si conforma anche in questo estremo caso, altrimenti è tutt’altra cosa.

Concetto Alota

 

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