Uscirò libero da questa parrocchia, che fa parte di una chiesa, in cui l’ipocrisia sembra prevalere sempre di più”. Inizia così il post, pubblicato sul suo profilo social, da don Palmiro Prisutto, che appena qualche giorno fa ha annunciato dal pulpito della chiesa Madre di Augusta, di avere ricevuto il benservito dalla Curia siracusana e dovrà lasciare il posto di arciprete.
Non sono bastate le preghiere, le manifestazioni di vicinanza, don Palmiro Prisutto, conosciuto per la sua lotta contro il cancro dovuto all’inquinamento di origine industriale, ha dovuto lasciare il suo posto di parroco. E lui ha postato un lungo e articolato messaggio, cui è seguita una sfilza di messaggi di solidarietà.
“Uscirò libero da questa parrocchia – ha scritto don Prisutto – in cui ho cercato, pur tra tante difficoltà e palese ostilità, solo gli interessi di chi mi ha dato il dono della vocazione, uscirò libero per amore della Verità, da una parrocchia dove la sofferenza ed il dolore di una intera comunità, hanno trovato una voce che si è alzata in loro difesa contro i soprusi dei potenti; uscirò libero per amore della Verità da una parrocchia in cui frange e filatteri, stendardi e medaglioni, ritorneranno a riempirla di una religiosità solo esteriore. Lascerò il mio posto, che non avevo mai richiesto di avere, accettato per spirito di servizio, ad altri che ancor da prima di me bramavano di averlo. Mi auguro che la comunità ecclesiale di Augusta, dal primo dei suoi pastori all’ultimo dei fedeli, possa vivere in futuro la propria fede in quella Libertà donataci, a caro prezzo, da Cristo, in spirito di vero servizio, senza ipocrisia e senza compromessi”.