Trovati due telefonini cellulari nel carcere di Augusta dagli agenti della Polizia penitenziaria. Erano nella disponibilità di due detenuti: uno è stato sequestrato, l’altro, invece, è stato gettato nello scarico fognario prima che finisse nelle mani delle forze dell’ordine che, però, hanno rinvenuto alcuni accessori. Il primo caso, secondo una prima ricostruzione, si è verificato nella giornata del 4 maggio: durante il loro turno di servizio due agenti di Polizia penitenziaria hanno sentito dei rumori, come se fosse in corso una discussione, provenire da una cella dove, però, c’era un solo detenuti
è stata immediatamente effettuata una perquisizione ed è stato rinvenuto un cellulare ed un caricabatterie artigianale che sono stati sequestrati. Il secondo episodio si è verificato due giorni dopo ma, in quest’ultimo caso, il detenuto sarebbe riuscito a disfarsi del telefonino gettandolo nella rete fognaria ma gli accessori che aveva con se hanno lasciato pochi dubbi. Ancora una volta il Personale di Polizia Penitenziaria ha dimostrato grande professionalità nonostante le tante sofferenze nell’organico più volte segnalate. I turni a cui siamo sottoposti sono massacranti ma il sequestro dei telefonini testimonia quanto abnegazione ci sia da parte del nostro corpo. Abbiamo chiesto, e non da ora, di essere sottoposti ai tamponi per testare eventuali casi di positività. Vogliamo anche dire che lavoriamo in condizioni estreme per vie di regole rigide che sono state impartite, al limite della legittimità, anch’esse segnalate alle nostre autorità ma ci auguriamo che si possa giungere ad una soluzione”.