Auteri: “Gestione di Pantalica inaccettabile

“La misura è colma. La gestione della Riserva di Pantalica non è più tollerabile: decisioni prese arbitrariamente, mancanza di comunicazione con le istituzioni e danni incalcolabili al turismo sportivo e all’economia locale”. Il deputato regionale Carlo Auteri è stanco e arrabbiato e chiede di fare chiarezza. Per questo ha chiesto ufficialmente al presidente della Commissione Ambiente dell’ARS, Giuseppe Carta, di convocare con urgenza in audizione i direttori generale e provinciale del Servizio Sviluppo Rurale della Regione Siciliana. L’ultima goccia è stata la revoca della manifestazione Trail Sicilia Challenge 2025 – Sortino Diruta, prima tappa del campionato siciliano CSI, organizzata dalla Polisportiva San Sebastiano. Un evento atteso, con atleti provenienti da tutta la Sicilia e dal nord Italia (170 partecipanti in totale), che avrebbe dato visibilità e valore alla riserva, ma che è stato annullato con un preavviso di poche ore e motivazioni che hanno lasciato perplesso il parlamentare Ars. La pioggia era cessata già il giorno prima, la Protezione Civile non aveva segnalato criticità e le condizioni climatiche erano in linea con quelle tipiche delle competizioni di trail running. Eppure, la direzione della riserva ha deciso di chiudere l’area ignorando gli sforzi organizzativi e arrecando un danno economico e d’immagine gravissimo. “Non si può gestire un patrimonio Unesco come se fosse proprietà privata – continua Auteri – lasciando tour operator, sportivi e perfino ciclisti amatoriali in balia di regole assurde. Oggi per entrare in riserva in bici si deve mandare una comunicazione via mail tre giorni prima, con il rischio di non ricevere risposta perché gli uffici nel weekend sono chiusi. Un’anomalia tutta siciliana che penalizza chi vorrebbe vivere e valorizzare il territorio”.
Per questo, Auteri chiede l’intervento immediato dell’assessore regionale competente e del presidente della Regione Siciliana Renato Schifani: “Non mi fermerò finché non cambieranno i vertici provinciali del Servizio Sviluppo Rurale, a partire dal dirigente Giancarlo Perrotta – conclude – È arrivato il momento di mettere mano al piano di gestione della riserva, perché così non si può andare avanti. La Sicilia ha bisogno di una gestione moderna ed efficiente dei suoi beni naturali, non di chiusure improvvisate e scelte miopi che affossano il turismo e lo sviluppo locale”.

 

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By Redazione

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