I lavoratori del sistema portuale di Augusta e Catania hanno tenuto questa mattina un’assemblea. La riunione, indetta dalla Filt Cgil, è servita a fare il punto della situazione, dopo la proclamazione dello stato di agitazione del personale portuale, avvenuto la scorsa settimana. <<Il confronto – spiega Vera Uccello, segretario generale della Filt provinciale – è servito anche a stabilire l’opportunità di alzare l’asticella della protesta e quindi di proclamare lo sciopero>>.
La sindacalista, con i suoi colleghi di Fit Cisl e UilT di Siracusa, Alessandro Valenti e Silvio Balsamo, ricorda che tutto è legato alla mancata applicazione della contrattazione di secondo livello <<siglata in via definitiva lo scorso 1 febbraio, frutto di un lungo lavoro che alla fine ha ottenuto la firma dell’autorità portuale, Andrea Annunziata, e del segretario, Carlo Guglielmi. La proclamazione di sciopero, vengono interessati la Capitanerie di Porto di Catania e Augusta, del territorio marittimo della Sicilia Orientale, e il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, che, in questo caso, attraverso i Sindaci Revisori ha dato parere negativo all’applicazione della Contrattazione di II livello approvata il 13 dicembre e in via definitiva il primo febbraio. E’ necessario che il Ministero insieme al Presidente dell’ADSP del mare di Sicilia Orientale Avv. Annunziata, sblocchi la procedura e autorizzi l’applicazione della Contrattazione. Ovvio è che se non cambia nulla nei prossimi 10 giorni, il 26 marzo scatterà lo sciopero>>. In quella circostanza, i dipendenti tutti bloccheranno l’accesso dell’ADSP di Augusta.