Sono stati sequestrati, ad Avola, circa 22 mila chilogrammi di limoni di provenienza spagnola, rinvenuti in un magazzino fatiscente, dopo attività di appostamento, operata dagli ispettori dell’Icqrf Sicilia (Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari), congiuntamente agli ispettori del servizio Fitosanitario dell’assessorato regionale all’Agricoltura e al personale del Corpo forestale della Regione Siciliana. Due le squadre in campo, operanti, rispettivamente in un magazzino di lavorazione e in un centro di stoccaggio abusivo, che hanno poi provveduto a completare gli atti di sequestro, presso il Commissariato della Polizia dello Stato di Avola (Sr).
Ne dà notizia l’assessore regionale per l’Agricoltura, Edy Bandiera: «Quotidianamente non abbassiamo la guardia. Consapevoli del fatto che, per decenni, si è attentato alla salute dei siciliani e all’economia della Sicilia, abbiamo messo in campo, fin dai primi momenti dell’insediamento del governo Musumeci, un forte potenziamento del meccanismo dei controlli. In tre anni di attività, abbiamo operato circa 5.500 controlli sui prodotti agroalimentari, 30 mila analisi di laboratorio e 250 intercettazioni di prodotti difformi dagli standard previsti dalle vigenti normative. Tutto ciò fa della Sicilia la prima regione in Italia per numero di controlli effettuati sui prodotti agroalimentari in import ed export, presso tutti i punti di accesso».
11 dicembre 2020