L’associazione Meter onlus contro la pedopornografia ha segnalato 205 portali pedopornografici alla Polizia Postale Italiana e ad alcuni responsabili amministratori dei server provider. Si tratta di centinaia di migliaia di file proposti ed esposti in vendita per i pedofili di tutto il mondo (circa 680 mila foto sono state segnalate in un solo portale). “È evidente che non possiamo pubblicizzare tale materiale e non lo faremo nel rispetto delle leggi in vigore – si legge nella nota diffusa da Meter -, ma è inquietante, assurdo, violento al limite della stessa violenza umana: oltre l’indicibile”.
Solo in alcuni e sparuti casi, spiega ancora Meter onlus, c’è la collaborazione di alcuni server provider che rimuovono il contenuto e formalmente dichiarano di essere disponibili alla collaborazione con le Autorità del Paese dove è allocato il materiale pedopornografico. “Ciò conferma – conclude il comunicato – che a livello internazionale manca una vera e propria strategia chiara e trasparente di responsabilità e collaborazione nel contrastare il fenomeno che nel frattempo ha raggiunto livelli ben strutturati e criminali”.
In merito al fenomeno dell’adescamento di bambini e adolescenti tramite i videogiochi on line. Secondo il sacerdote avolese il problema è nelle chat dei videogiochi e negli utilizzatori delle chat. Don Di Noto ha quindi spiegato che pedofili di ogni età adescano i ragazzi più soli che mostrano più difficoltà di relazione. “Gli adulti carpiscono quella debolezza che può portare ad una sovraesposizione di sé e del proprio corpo”, ha detto ancora il presidente di Meter.
“Nelle chat – ha aggiunto – diventa più difficile la vigilanza dei genitori”. Don Fortunato Di Noto ha inoltre parlato della necessità di creare più presidi virtuali come Meter, ai quali bambini e ragazzi possono rivolgersi per chiedere consigli e prendere consapevolezza del danno subito.