Baraccopoli di Cassibile, Paolo Ficara e Stefano Zito (M5S) presentano due interrogazioni perla tutela e sicurezza dei lavoratori e residenti

Siracusa, 14 maggio 2020 – Due interrogazioni sulla vicenda della baraccopoli di Cassibile (Sr), una a Roma e l’altra a Palermo. A presentarle il deputato nazionale Paolo Ficara e regionale Stefano Zito (M5S). Ficara ha chiesto un intervento urgente dei Ministeri della Salute e dell’Interno per verificare “la sicurezza e la tutela del diritto alla salute dei lavoratori e di tutti i residenti nella frazione di Cassibile, verificando anche il rispetto del protocollo tra il Comune di Siracusa e la Prefettura”, mentre il deputato regionale Stefano Zito ha posto il problema in Ars, con una interrogazione dedicata alla “situazione dei lavoratori stagionali nelle campagne di Cassibile e le necessarie soluzioni da adottare per risolvere le questioni legate alle carenze igieniche e la regolarizzazione dei rapporti di lavoro”.-
Nei loro interventi, Paolo Ficara e Stefano Zito sottolineano la duplice natura del problema: “lavoratori extra comunitari impiegati per pochi euro al giorno e in condizioni igienico sanitarie al limite della decenza, ormai da anni”. E sullo sfondo c’è anche la crescente tensione sociale con i residenti, una insofferenza che non ha nulla di derivazione razzista.
Da decenni si ripete la stessa situazione, senza che nessuno degli attori in campo paia disporre della capacità di risolvere il problema. “Nel maggio dello scorso anno, il Comune di Siracusa ha siglato un protocollo d’intesa con la Prefettura, che ha ceduto al comune 17 unità abitative. La gestione sarebbe dovuta essere affidata ad enti del privato sociale o organizzazioni di volontariato a cui sarebbe stato demandato anche il compito della verifica dei contratti di lavoro dei braccianti, oltre che della custodia e pulizia dell’area”, ricorda Ficara. In più, “a novembre dello scorso anno è stata firmata in Prefettura, alla presenza del Sottosegretario Sibilia, la Convenzione di cooperazione per il contrasto al caporalato e al lavoro sommerso irregolare in agricoltura a seguito della quale si sarebbe istituito uno sportello mobile multifunzionale con specifica missione di supporto ed assistenza sanitaria, legale, psicologica a tutte le persone che arrivano o che si trovano già in Italia e vogliono lavorare in regola”.
Nonostante questi interventi datati 2019, nulla è cambiato. E se si considera l’emergenza Coronavirus, la situazione assume connotazioni di gran lunga più gravi, considerando che non sussistono le condizioni igienico-sanitarie per ospitare i lavoratori; una situazione diventata insostenibile per la sicurezza e la salute non solo dei lavoratori ma anche dei residenti, preoccupati anche dagli assembramenti che spesso si creano”. Da qui la richiesta di intervento ai ministeri dell’Interno e della Salute. Mentre il deputato regionale Stefano Zito chiede anche l’intervento della Protezione Civile regionale e dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Siracusa, al fine di verificare eventuali irregolarità nelle assunzioni dei lavoratori stagionali. “Questi sono temi su cui il nostro impegno è costante, a più livelli. I protocolli e i progetti devono ora lasciare la carta per diventare realtà, senza ulteriori tentennamenti”, concludono Paolo Ficara e Stefano Zito.

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