”I Comuni, i Liberi Consorzi e le Città Metropolitane siciliane continuano a registrare e a denunciare allarmanti buchi di cassa che, giorno dopo giorno, li spingono sempre più sul baratro del dissesto finanziario con il conseguente risultato di non poter più garantire i servizi essenziali ai propri cittadini, ai loro territori, in un momento di grande fragilità come quella che da un anno si sta vivendo a causa dell’emergenza Covid 19.
A pesare principalmente e ad aprire ancora di più queste ferite nel corpo già martoriato del Sistema degli Enti Locali isolani, denuncia ancora una volta Paolo Amenta, Coordinatore regionale di Base Riformista PD e Vice Presidente di AnciSicilia, sono il non rispetto da parte della Regione Siciliana degli impegni finanziari assunti con i Comuni, i Liberi Consorzi e le Città Metropolitane, in questo caso circa una anno addietro, con il mancato trasferimento del Fondo Investimenti per onorare la quota capitale dei mutui contratti e il mancato trasferimento dei 300 milioni di euro del Fondo Perequativo 2020 per coprire i vuoti venutasi a creare nei Bilanci comunali 2020 per i sostegni alle imprese in lockdown con le mancate entrare dei Tributi locali di riferimento nelle casse comunali, a cui si sono aggiunti gli enormi interessi passivi prodotti per l’accesso alle scoperture di Tesoreria e il dimezzamento delle riscossioni dei Tributi locali.
«La cosa grave di queste amnesie da parte della Regione e del suo Presidente – afferma Paolo Amenta, Coordinatore regionale di Base Riformista PD – è che gli Enti Locali già nei Bilanci 2020, visti gli accordi assunti dalla Regione, hanno provveduto ad eliminare dai propri piani finanziari queste somme non riscosse per via del lockdown. Se è vero che il decreto è stato emanato la notte del 31 dicembre 2020, fissando un equilibrio di Bilancio, il ritardo del trasferimento dei fondi della Regione sta determinando un buco di cassa enorme negli Enti territoriali siciliani. Stessa identica situazione si sta verificando per quanto riguarda il mancato trasferimento della quota Investimenti, prevista anch’essa nel Bilancio 2020, da utilizzare per onorare la quota capitale dei mutui contratti.
Tutto questo – continua Amenta – sommato al dimezzamento della riscossione dei Tributi locali, in particolare in quest’anno di emergenza Covid, alla continua incertezza e al ritardo dei trasferimenti ordinari, sia nazionali che regionali (lo Stato non ha ancora attivato la piattaforma per i Comuni) sta determinando, ancora una volta, oltre al ritardo nell’approvazione dei Bilanci locali, un’allarmante mancanza di liquidità e il conseguente squilibrio di cassa nel Sistema degli Enti Locali siciliani, maturando interessi passivi enormi per le scoperture di Tesoreria ai quali sono costretti per garantire i servizi essenziali ai cittadini.
Per cui – conclude Paolo Amenta – con tutto il rispetto, il Presidente Musumeci oltre alle passerelle in giro per l’Isola e alle esternazioni sulla “casta dei Sindaci”, che naturalmente non condividiamo, credo debba occuparsi con molta attenzione di queste ferite gravissime che stanno portando il Sistema territorio all’implosione finanziaria, anticamera del dissesto finanziario, con tutto quello che ne consegue».