Brindisi, Galizia (UGL): “ Riforma del servizio sanitario territoriale non può più attendere”.

Dalle liste d’attesa al tempo di permanenza nei pronto soccorso, la UGL Salute di Brindisi fa una disamina sullo strato della sanità del territorio dichiara in una nota il Segretario Provinciale Alessandro Galizia. “Al momento risultano inaccessibili diverse visite specialistiche e esami strumentali, né con i criteri di priorità né di urgenza a 72 ore, breve a 10 giorni, differibile a 30 giorni per le visite e 60 per gli esami strumentali, né programmabili di 180 giorni”. Risultano quindi disattese le previsioni normative sulla sospensione dell’attività di prenotazione che dovrebbe riguardare esclusivamente casi eccezionali ma che risulta essere purtroppo una prassi consolidata.

Snoccioliamo qualche dato più dettagliato – continua Galizia – “le risonanze magnetiche non sono prenotabili, né con classi di priorità né sono programmabili; per le tac con mezzo di contrasto, un anno di attesa se la prestazione è programmabile, sette mesi e mezzo se differibile, un mese se breve, tre mesi e mezzo per un radiografia programmabile, due mesi e mezzo se differibile, circa un mese se breve; per la colonscopia, nessuna disponibilità se programmabile, sette mesi se differibile, tre mesi e mezzo se breve; ecografie non prenotabili se programmabili o differibili; un anno di attesa per un ecocolordoppler vascolare se programmabile o differibile”.

La mozione approvata dalla Regione Puglia per predisporre ogni iniziativa utile per avviare in via sperimentale l’ampliamento dell’offerta nei giorni festivi, pomeridiani prefestivi e serali feriali, pur essendo una iniziativa apprezzabile – prosegue il sindacalista – potrebbe essere una misura insufficiente, un palliativo, occorre quindi stabilire degli standard sui volumi delle attività, difatti a parità di personale l’attività offerta è disomogenea sul territorio.

“Mi aspetto che si parli anche di attività pomeridiana infrasettimanale, la carenza di personale non può essere sempre avanzata per giustificare la disorganizzazione, vengano incrementati gli organici ma individuate le inefficienze”.

Risultano inoltre disattese anche le linee guida ministeriali sul tempo massimo di attesa per l’accesso ad aree di trattamento in pronto soccorso, codice rosso ad accesso immediato, arancione entro 15 minuti, azzurro 60, verde 120 e bianco 240.

Si registra difatti nelle ultime ore una media di attesa nel PO “A. Perrino” di Brindisi di 14 minuti per un codice rosso, più di un’ora per un codice arancione, 53 minuti per un codice azzurro, 44 per un codice verde e per un codice bianco ci segnalano anche giorni di attesa. “È una deriva inaccettabile, occorre decongestione l’unico punto di riferimento multidisciplinare in provincia, le sedi di Francavilla Fontana e ancor di più quella di Ostuni vanno immediatamente potenziate”. “La rete di emergenza/urgenza è diventata per la gran parte del personale un luogo da cui scappare, occorre intervenire urgentemente sulle condizioni lavorative portate a livelli di stress insostenibili e molti decidono di abbandonare il SSN” – conclude Galizia.

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