Nello svolgimento delle attività di vigilanza del territorio a favore della collettività, rafforzate in questa delicata fase di emergenza sanitaria in atto, si è rivelata ancora una volta preziosa la cooperazione tra l’Arma dei Carabinieri e la Capitaneria di Porto.
Nella mattinata del primo maggio infatti, a seguito della segnalazione giunta alla Sala Operativa della Capitaneria di Porto di Siracusa da parte di una pattuglia dei Carabinieri di Priolo Gargallo, relativa alla presenza di un’unità da diporto in attività di pesca nello specchio acqueo antistante Marina di Melilli, la motovedetta CP763 raggiungeva tempestivamente l’area interessata ed intercettava l’unità segnalata, mentre i Carabinieri monitoravano dalla spiaggia antistante lo specchio acqueo i movimenti dell’unità.
A bordo di un natante da diporto di 5 metri, tipo gozzo, a circa 30 metri dalla costa, vi erano 4 persone intente a salpare le reti, verosimilmente calate la sera prima.
I quattro soggetti venivano invitati a rientrare nella Baia di Santa Panagia, presso il Porto Rifugio, dove si procedeva ad effettuare i controlli documentali di rito in collaborazione con i Carabinieri segnalanti.
Al termine dell’operazione i contravventori venivano sanzionati per aver esercitato la pesca sportiva con natante da diporto all’interno della Baia di Santa Panagia, zona interdetta alla pesca e alla navigazione da diporto, e per non aver rispettato le vigenti disposizioni di legge in materia di contrasto e contenimento dell’emergenza epidemiologica da Covid 19.
I militari procedevano inoltre a sequestrare la rete da posta di circa 200 metri, utilizzata per effettuare pesca di frodo.
Si rammenta l’importanza di rispettare le misure dettate per limitare il diffondersi del Coronavirus al fine di contribuire, con semplici gesti, alla tutela della salute della collettività e contrastare l’epidemia.