Caso Ias, riunione alla Regione, mentre continuano le indagini della Procura

Come preannunciato oggi i dipendenti dell’Ias, insieme con una delegazione di lavoratori dei vari stabilimenti del Petrolchimico, hanno incrociato le braccia per protestare davanti ai cancelli del depuratore di Priolo contro lo stallo in cui si trova la gestione del depuratore biologico consortile di proprietà dell’ex Consorzio Asi, che ormai da anni tutti provano a metterci “le mani sopra”. In primis la politica, che ha fatto il bello e il cattivo tempo fin dalla nascita; poi il condizionamento e l’entrata nel vortice del “Sistema Montante” con il giochetto del trasferimento delle quote all’Irsap, le nomine imposte ai vertici dell’Ias e l’affidamento dei servizi, e ora con il tentativo di azzerare tutto con una gara che secondo gli esperti appare fuori da ogni logica del Diritto.

La soluzione sensata nel marasma generale è stata la disponibilitàannunciata lo scorso autunno dal presidente di Assindustria Siracusa, Diego Bivona, al Governo della Regione Siciliana riconfermata durante la riunione in Prefettura che si è svolta pochi giorni or sono; un’ingarbugliata vicenda fatta d’immobilismo politico. Infatti, oggi all’assessorato regionale alle Attività Produttive a Palermo si terrà un incontro tra i rappresentanti del Governo regionale, dei comuni di Siracusa, Priolo e Melilli, dell’Ias, dell’Irsap, di Confindustria Siracusa e dell’ex consorzio Asi. Scopo della riunione definita operativa, che segue l’incontro in Prefettura a Siracusa, è quello di trovare una soluzione al vicolo cieco dove è stata relegata la posizione dell’Ias e dei 60 dipendenti.

Una guerra fatta anche di denunce ed esposti mirati, oltre ad una serie di silenzi e omissioni, con l’interessamento della magistratura siracusana e il sequestro preventivo degli impianti perché troppo inquinanti; inoltre, con altro filone parallelo gli inquirenti indagano su appalti e l’affidamento dei lavori. La guardia di finanza e gli uomini del Nictas, coadiuvati dai consulenti dell’Ufficio della Procura di Siracusa, stanno procedendo ad una serie di prelievi di reflui e controlli tecnici vari, con atti irripetibili nell’ambito delle indagini sull’inquinamento, oltre al controllo della documentazione degli appalti dei lavori e tra la corposa documentazione acquisita.

La volontà assoluta è quella di evitare un’eventuale fermata degli impianti mentre gli amministratori dell’Ias si sono impegnati a realizzare tutte le attività di progettazione fino al progetto definitivo, necessario a ottenere le autorizzazioni propedeutiche all’avvio della successiva fase esecutiva degli interventi richiesti dall’autorità giudiziaria. Nel frattempo, i vertici dell’Ias hanno incaricato i propri legali di chiedere una proroga alla magistratura al fine di procedere al perfezionamento del programma, così come notificato dalla Procura.

C.A.

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