“Il caso della morte della giovane Margaret Spada, nel corso di un intervento di chirurgia estetica nella capitale ci addolora personalmente, così come ha sconfortato l’intera comunità di Lentini, dove l’abbiamo vista crescere in questi anni e distinguersi per la sue doti”.
A parlare da medico, in rappresentanza della sua categoria professionale, ma anche da padre è Anselmo Madeddu, di recente rieletto alla guida dell’Ordine dei Medici di Siracusa.
“È inaccettabile- dichiara Madeddu- che si possa morire così a 22 anni. Attendiamo fiduciosi che la magistratura faccia luce sui dettagli di questa tragedia, ma ribadiamo che chiunque si occupi di sanità pubblica e privata deve attenersi a quei principi deontologici e alle normative che offrono delle garanzie di sicurezza ai pazienti, per questo i protocolli vengono sempre aggiornati e dovrebbero essere seguiti con scrupolo e coscienza”.
“Da presidente dell’Ordine dei Medici- continua Madeddu- non posso esimermi dal rivolgere ai giovani l’appello di verificare sempre l’affidabilità dei messaggi veicolati dai social, e di ricordare che il medico online non potrà mai sostituire il medico vero. Prima di affidarsi a specialisti di ogni genere, seppure supportati da ottimi feedback sui canali social, sarebbe prima di tutto opportuno consultarsi con il proprio medico di famiglia, che conosce la storia e il quadro clinico di ognuno dei suoi pazienti, può suggerire gli esami preventivi da eseguire per ridurre i margini di rischio in vista di ogni intervento e verificare l’attendibilità e esperienza dello specialista, pure attraverso una semplice ricerca dei curricula, disponibili sul sito dell’Ordine dei Medici, dove figurano le specializzazioni conseguite e per le quali ogni medico è abilitato ad esercitare ”.
“A tal proposito ci cureremo di organizzare alcuni eventi di informazione collettiva per aiutare proprio la gente comune a non cadere nella rete delle false e facili promesse”.
“In chiusura- conclude Madeddu- ci uniamo al dolore della famiglia di Margaret e ai suoi genitori, stimati professionisti, ai quali va il nostro abbraccio e tutta la nostra solidarietà, pur nella consapevolezza che nulla potrà mai lenire l’immenso dolore che hanno subito “.