Dopo l’ultima proroga, la Procura di Siracusa pronta a chiudere le indagini sul caso del direttore del parco archeologico della Neapolis, Calogero Rizzuto, scomparso due anni fa a causa del covid.
E’ scaduta l’ultima proroga ottenuta dalla Procura per completare le indagini relative alla vicenda di Calogero Rizzuto, il direttore del parco archeologico della Neapolis, scomparso il 24 marzo del 2020 a causa del covid dopo un complesso rimpallo di responsabilità in via di accertamento. Il pubblico ministero Carlo Enea Parodi dalla fine del mese di maggio dello scorso anno è in possesso della relazione medico legale, depositata dai consulenti. Rispetto alla posizione degli indagati. I legali che difendono i familiari della vittima attendono solo le conclusioni del rappresentate della pubblica accusa, confidando che l’indagine possa confluire in un processo penale a carico delle persone fino ad oggi iscritte al registro degli indagati. I congiunti della vittima depositeranno a breve delle note contenenti le conclusioni a cui sono giunti i consulenti di parte, il medico legale Giuseppe Bulla e un infettivologo catanese. I due esperti, dopo avere esaminato gli atti confluiti nel fascicolo e la consulenza dei due periti nominati dal pubblico ministero, sono convinti ci possano essere i margini, quanto meno, per avviare l’azione civile nei confronti dell’Asp e dei medici a vario titolo coinvolti in questa vicenda.