Catania, 2 dicembre 2022 – Sarà una grande festa del mondo dello spettacolo siciliano la serata di lunedì 5 dicembre che, nel Teatro Brancati di Catania, segnerà il ritorno, dopo la pandemia, del Premio Domenico Danzuso, sia in presenza e sia in remoto, con una doppia edizione. Sì, perché il premio speciale dell’edizione 2021, quella del ventennale, sarà consegnata all’inizio della serata a Francesca Ferro come rappresentante della gloriosa famiglia teatrale Ferro-Carrara, una “tra le più importanti del mondo” come sottolinea Fioretta Mari in un videomessaggio.
La serata, condotta da Marina Cosentino, proseguirà con la consegna dei riconoscimenti per il 2022, anch’essi realizzati dallo scultore dell’Accademia di Belle Arti di Catania Pierluigi Portale su progetto grafico del direttore Gianni Latino. Questi andranno, in presenza, al regista Giovanni Anfuso (che “deve il successo alla sua concezione totalizzante del Teatro”), a Nicola Malagugini (“primo contrabbasso del Teatro Bellini di Catania distintosi ad altissimi livelli su più fronti musicali”) e Franco Buzzanca (appartenente a “una famiglia che, per oltre mezzo secolo, è stata, nei teatri di Catania e non solo, quella dei Signori della luce”).
Poi una consegna da remoto a Maricla Boggio (“autentico mostro sacro della Cultura italiana, da sessant’anni autrice di libri e di sceneggiature, giornalista e soprattutto impegnata nella drammaturgia, nella regia e nella critica teatrale”) e un premio alla memoria di un musicista e teatrante scomparso qualche mese addietro: Pippo Russo (“grazie alla sua grande umanità, un affascinante creatore d’armonie, non soltanto musicali”).
Si giungerà dunque alla grande festa per Tuccio Musumeci, “giovanotto” ottantottenne che ritirerà i riconoscimenti per due grandi spettacoli di sicilianissima matrice: il meraviglioso “Pipino” di Tony Cucchiara e Renzo Barbera, lo spettacolo di tutti, che ha compiuto 44 anni ma non smette di mietere successi, e “La Stranezza”. Un film affascinante, quest’ultimo, che ha già ottenuto il “biglietto d’oro” e in cui il regista Roberto Andò ha saputo esaltare il teatro siciliano, dal Pirandello dei “Sei personaggi” ai piccoli attori e registi isolani animati da un’incredibile passione. Così, al momento della consegna del premio, sul palco saliranno anche alcuni degli attori del film: Laura Giordani, Aldo Failla, Totino La Mantia e Marta Limoli.
Una festa dello spettacolo siciliano, dicevamo, che affonda le proprie radici da una parte nella tradizione colta, come quella della danza, dall’altra in quella popolare, per esempio dei pupi e dei carretti siciliani.
Ecco dunque i riconoscimenti per Silvana Lo Giudice (“figlia d’arte, diplomata nell’Accademia Nazionale di Roma, per anni tersicorea del Bellini, poi coreografa di importanti spettacoli, compreso, dal 2015, il Pipino”) e per la pittrice di carretti siciliani Nerina Chiarenza (“nel 2013, a 79 anni, venne iscritta nel Registro delle eredità immateriali della Sicilia come Tesoro umano vivente”).
La serata, con il coordinamento organizzativo di Vittoria Napoli, prevede anche, e la consueta consegna da parte del Lions Club Catania Host di una Borsa di studio a uno studente meritevole dell’Accademia di Belle Arti etnea. Quest’anno a ricevere il riconoscimento sarà Calogero Arcidiacono, della scuola di scultura.
GLI ENTI PROMOTORI
Il Premio Domenico Danzuso è sostenuto da numerosi enti promotori, a cominciare dai Teatri: il Massimo Bellini, lo Stabile, il della Città e quel Brancati che ospita quest’anno la manifestazione, e da quella Scam che, con Toni Maugeri, ideò il premio. Gli altri enti sono Accademia di Belle Arti, Associazione siciliana della Stampa, Conservatorio Vincenzo Bellini, Fondazione Domenico Sanfilippo, Fondazione Marilù Tregua, Istituto siciliano di Storia dello spettacolo, Lions Catania Host, Lyceum Club, Soroptimist. Da sottolineare inoltre il Patrocinio del Comune di Catania e il supporto del Risto Arte Musa di Catania con l’omonima azienda agricola di Bronte e il suo pistacchio Dop.
L’ALBO D’ORO
Nell’albo d’oro del Premio Danzuso, tanti personaggi-simbolo del mondo dello spettacolo e della cultura, da Pippo Baudo ad Andrea Camilleri, a Roberto Andò, interpreti prestigiosi della prosa e del cinema, da Gabriele Lavia a Mariano Rigillo, da Pino Micol a Vincenzo Pirrotta, da Luca Lazzareschi a Sebastiano Lo Monaco, da Lucia Poli ad Anna Foglietta. E ancora i grandi interpreti della nostra tradizione teatrale, da Leo Gullotta a Pippo Pattavina, da Tuccio Musumeci al compianto Marcello Perracchio, da Romano Bernardi e Alessandra Cacialli a Gilberto Idonea e Nellina Laganà, da Mimmo Mignemi a Fulvio D’Angelo, da Guia Ielo ad Alessandra Costanzo, da Graziana Maniscalco ad Egle Doria, da Gianpaolo Romania a Elaine Bonsangue. E ancora da Gino Astorina a Barbara Giordano, senza contare personalità che hanno segnato e segnano anche il cinema e la tv, come Luigi Lo Cascio, Donatella Finocchiaro, Barbara Tabita, Giovanni Calcagno, Manuela Ventura e David Coco. E poi scenografi come Roberto Laganà, Angela Gallaro e Antonino Viola, danzatori come Roberto Zappalà, premiato con la moglie Maria Inguscio, pupari come i Fratelli Napoli, e ancora la Scuola di Giocoleria di Gammazita e il NeonTeatro, meravigliosa compagnia che si avvale anche di autori, attori, cantanti diversamente abili. Nomi altisonanti anche in campo musicale, per esempio i pianisti Francesco Nicolosi, Giovanni Cultrera, Epifanio Comis, Ketty Teriaca, Giulia Gangi, Giuseppina Maria Sangiorgio e Giuseppe Guarrera, ma anche Nino Lombardo. E poi il violoncellista Wladimir Pavlov, il violinista Vito Imperato, il flautista Giovanni Roselli e la Junior Orchestra TVB. Tra i cantanti i tenori Fabio Armiliato e Danilo Formaggia, i bassi Simone Alaimo e Carlo Colombara, i baritoni Corrado Cappotta, Francesco Verna, Omar Montanari e Graziano D’Urso. E poi le soprano Donata D’Annunzio Lombardi, Micaela Carosi, Emilia Falcaru, Clara Polito, Laura Giordano, Serena Daolio e Daniela Schillaci e le mezzosoprano José Maria Lo Monaco e Sonia Fortunato. Lustro al premio hanno dato poi personaggi del mondo della cultura come il musicologo Domenico De Meo, i critici Giorgio Gualerzi, Italo Moscati, Emilia Costantini, Totò Rizzo, Carmelita Celi, gli operatori culturali Peppino Ortoleva e Virgilio Piccari e lo storico del cinema Sebastiano Gesù.
DOMENICO DANZUSO
In questo 2022 ricorre il centenario della nascita di Domenico Danzuso, morto nel dicembre del 2000 dopo esser stato per cinquant’anni critico degli spettacoli di prosa e lirica sul quotidiano La Sicilia e su riviste come Dramma, Sipario, Prima Fila, Hystrio. Noto e stimato nel mondo teatrale italiano, è stato insignito di numerosi premi, tra cui quelli intitolati a Ennio Flaiano e Salvo Randone e la Lente d’oro. Danzuso ha inoltre firmato con Giovanni Idonea alcuni tra i più importanti contributi sulla storia teatrale etnea, come il libro “Musica, musicisti e teatri a Catania”. È stato anche docente di Storia dello spettacolo dell’Accademia di Belle Arti, consigliere d’Amministrazione dell’Istituto Bellini, oggi Conservatorio, proboviro dell’Assostampa, socio del Lions e della Scam.