Catasto incendi, Natura Sicula diffida i sindaci

Da giugno a settembre 2017, la sequenza di incendi ha bruciato in Italia 130 mila ettari di superficie. Per la provincia di Siracusa i dati sono altrettanto gravi: solo a giugno 2017 sono stati bruciati 650 ettari di aree protette, di cui 500 a Pantalica e 150 a Cavagrande del Cassibile. Danni incalcolabili alla fauna, alla flora, alla stabilità dei terreni, all’aria, agli ecosistemi. E all’uomo stesso;

Per evitare speculazioni legate alla caccia, al pascolo, all’edilizia e ad altro, esiste la “Legge quadro in materia di incendi boschivi”. L’art. 10 stabilisce il divieto per 15 anni di modificare la destinazione d’uso del terreno, per 10 anni di edificare con nuove concessioni, per 5 anni di esercitare caccia e pastorizia, e di fare interventi di rimboschimento e di ingegneria ambientale; L’applicabilità di tali vincoli è legata all’esistenza del Catasto incendi, cioè di un elenco con planimetria delle particelle attraversate dal fuoco. – Ogni Comune, pertanto, deve predisporre il proprio Catasto incendi, avvalendosi anche dei rilievi effettuati dal Corpo forestale, entro novanta giorni dalla data di approvazione del Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi. Si tratta di censimenti da aggiornare anno per anno, affiggendoli all’Albo Pretorio di ogni singolo Comune per 30 giorni. Durante tale periodo è prevista la possibilità, per i cittadini interessati, di presentare ricorso contro l’apposizione del vincolo. Trascorso tale periodo senza che siano state sollevate obiezioni, il vincolo risulta attivo a tutti gli effetti.

L’associazione Narura Sicula ha diffidato I sindaci delle Amministrazioni inadempienti a munirsi di Catasto incendi, così adeguandosi alle prescrizioni della legge nazionale in materia. “Resta inteso – dice il presidente dell’associazione, Fabio Morreale – che in mancanza di riscontro, trascorsi inutilmente 30 giorni dal ricevimento della presente diffida, la sottoscritta Associazione si riserva di promuovere le opportune azioni legali avverso il silenzio-inadempimento delle Amministrazioni diffidate, a tutela dell’interesse collettivo alla salvaguardia del patrimonio boschivo e della salute dei cittadini”.

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