Mafia –  Palermo ricorda Piersanti Mattarella a 43 anni dal delitto

Mafia – Palermo ricorda Piersanti Mattarella a 43 anni dal delitto

Questa mattina  a Palermo la commemorato Piersanti Mattarella, ucciso dalla mafia il 6 gennaio del 1980 davanti alla sua abitazione di via Libertà. Un omicidio che bloccò il processo di rinnovamento portato avanti dal presidente della Regione. Deposte sul luogo dell'agguato diverse corone di fiori.     Tra i presenti stamane, i figli di Piersanti Mattarella, Bernardo e Maria, il sindaco Roberto Lagalla, il vice presidente dell'Ars Nuccio Di Paola, il presidente della Regione Renato Schifani, il prefetto di Palermo Maria Teresa Cucinotta il presidente della Commissione regionale antimafia Antonello Cracolici, altri esponenti politici e i vertici delle forze dell'ordine.    …
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Mafia – Catania, smantellato clan mafioso Cappello-Bonaccorsi, 31 arresti

Mafia – Catania, smantellato clan mafioso Cappello-Bonaccorsi, 31 arresti

 La Polizia di Stato di Catania, coordinata dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, ha eseguito nel corso della notte un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 31 persone ritenute affiliate al clan mafioso 'Cappello - Bonaccorsi', indagate a vario titolo per associazione mafiosa, associazione per delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti (cocaina), porto e detenzione di armi da fuoco. L'operazione è stata denominata 'Kynara'. Le indagini hanno consentito in particolare di documentare un traffico di stupefacenti sull'asse Calabria - Sicilia.     Ulteriori ed inediti dettagli verranno illustrati nel corso di una conferenza stampa in programma alle 11…
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Mafia: boss intercettato, posso trovare voti in tre al massimo quattro comuni

Mafia: boss intercettato, posso trovare voti in tre al massimo quattro comuni

"Piera io posso corrispondere al momento di tre al massimo quattro paesi e basta e sono: Carini, Torretta, Cinisi e Terrasini": così il mafioso Giuseppe Lo Duca si impegnava a procurare voti al candidato alla regionali Salvatore Ferrigno, parlando con Piera Loiacono, ex assessore comunale che faceva da tramite tra il politico, arrestato oggi, e il capomafia. La donna, anche lei finita in cella viene descritta dal gip come una persona "intrisa di una sconcertante cultura mafiosa". Nel contrattare la somma da riscuotere in ogni paese per il sostengo elettorale il boss prosegue: "gli dici (a Ferrigno ndr) che avendo…
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Mafia: in ricordo Giuseppe Francese a Palermo, il 9 settembre a Palazzo Montalbo

Mafia: in ricordo Giuseppe Francese a Palermo, il 9 settembre a Palazzo Montalbo

Una vita nel nome del padre, dedicata all'impegno antimafia. Quella di Giuseppe Francese. Domani, venerdì 9 settembre, giorno del suo compleanno, dalle ore 17 alle ore 19, a Palazzo Montalbo, sede del Centro Regionale per la Progettazione e il Restauro, nel ventennale della sua scomparsa avvenuta il 3 settembre del 2002, si svolgerà una manifestazione culturale per ricordarlo. L'evento è organizzato dalla famiglia, dall'associazione Uomini del Colorado, dalla cooperativa Solidaria e dal Comitato Educativo della VI Circoscrizione del Comune di Palermo, in collaborazione con l'assessorato ai Beni Culturali della Regione Sicilia, il Centro Regionale per la Progettazione e il Restauro…
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Strage via D’Amelio – Condanna ingiusta Orofino, un mln e mezzo risarcimento

Strage via D’Amelio – Condanna ingiusta Orofino, un mln e mezzo risarcimento

Arrestato nel 1993, poi condannato in via definitiva e quindi assolto nel processo di revisione nel 2017. Ora lo Stato deve pagare agli eredi di Giuseppe Orofino, portato in carcere a 49 anni, un milione e 404.925,25 euro di risarcimento per ingiusta detenzione con l'accusa di strage. La decisione del maxi risarcimento è della corte d'Appello di Catania. Orofino dopo la lettura della sentenza scoppiò a piangere, urlando di disperazione, sbattendo la testa nel vetro della "gabbia" di imputato, proclamandosi innocente. Ad accusare il carrozziere e altre 6 persone era stato il falso pentito Vincenzo Scarantino che si era autoaccusato…
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Antimafia: don Ciotti, diventata parola che nasconde malaffare –  Gli slogan non bastano più

Antimafia: don Ciotti, diventata parola che nasconde malaffare – Gli slogan non bastano più

"La parola antimafia vada in quarantena permanente. È diventata la parola che nasconde il malaffare. Adesso basta. Si è detto tutto e il contrario di tutto. Nessuno si nasconda dietro questa parola. Gli slogan non bastano più". Lo ha detto Don Luigi Ciotti intervenuto oggi ad Agrigento al sesto Master di Scrittura organizzato da "Strada degli scrittori", Treccani Cultura e Treccani Accademia.     Inclusione, libertà, rinascita, legalità e giustizia sono stati i temi forti affrontati dal presidente di "Libera" che ha esaltato, nel corso del suo intervento, "la dignità dell'essere umano calpestata da giochi e intrighi del potere rendendo l'italia…
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Falcone – L’Italia e Palermo con Mattarella lo ricordano oggi

Falcone – L’Italia e Palermo con Mattarella lo ricordano oggi

Nella sua Palermo, Sergio Mattarella commemora le vittime delle stragi di Capaci e via D'Amelio. Lo farà oggi, quando il Capo dello Stato, intorno alle 10, raggiungerà al Foro Italico la folla di studenti - provenienti da tutt'Italia -, Maria Falcone, numerosi esponenti del governo: i ministri dell'Istruzione Patrizio Bianchi, dell'Interno Luciana Lamorgese, della Giustizia Marta Cartabia, dell'Università Maria Cristina Messa, degli Esteri Luigi Di Maio. A commemorare Francesca Morvillo, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e gli uomini delle loro scorte, nel trentennale delle stragi, ci saranno anche il capo della Polizia Lamberto Giannini, il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo, il…
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Sicilia – Mafia: custodia popolare per ex sede squadra catturandi – Video

Sicilia – Mafia: custodia popolare per ex sede squadra catturandi – Video

Il comitato cittadino Sos Ballarò, insieme a altre associazioni e realtà dell'Albergheria, a Palermo, hanno preso in custodia l'ex commissariato Duomo, in via Guido delle Colonne, sede della squadra "Catturandi", un gruppo di poliziotti che tra il '90 e il 2010 riuscì a trovare e arrestare i latitanti mafiosi come Giovanni Brusca, Bernardo Provenzano, Salvatore Lo Piccolo, Andrea Adamo e Gaspare Pulizzi, Domenico Raccuglia, Gianni Nicchi. La polizia di Stato ha lasciato quegli spazi da oltre un decennio e subito dopo i locali furono occupati per uso abitativo da alcuni cittadini senza casa fino a un anno fa. Adesso i…
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Mafia  – Per due italiani su tre Falcone un eroe, ma fu lasciato solo

Mafia – Per due italiani su tre Falcone un eroe, ma fu lasciato solo

Due terzi degli italiani ritengono Giovanni Falcone un eroe, un uomo che col suo impegno è andato ben oltre il suo dovere di giudice e servitore dello Stato. La maggioranza degli italiani (58%) è anche convinta che il magistrato morto a Capaci fosse consapevole che Cosa nostra lo avrebbe ucciso, ma che scelse di proseguire comunque il suo lavoro. Per il 71% degli intervistati, poi, il giudice siciliano fu costretto a combattere la mafia in solitudine.     Lasciato solo dalla politica per il 75% (solo il 7% ritiene che la politica lo abbia sostenuto, il 18% non sa rispondere).    …
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Mafia: colpo a patrimonio corleonesi e parenti Riina, riguarda beni per oltre 4 mln

Mafia: colpo a patrimonio corleonesi e parenti Riina, riguarda beni per oltre 4 mln

Mafia - Palermo. 16 ottobre 2021 - Avevano favorito la latitanza del boss Bernardo Provenzano, oggi un'operazione dei Carabinieri ha inferto un duro colpo al patrimonio della mafia corleonese eseguendo il sequestro di beni per un valore superiore ai 4 milioni di euro disposto dal Tribunale di Palermo. In particolare il Ros ha eseguito una confisca di tre milioni e mezzo di euro nei confronti di Mario Salvatore Grizzaffi e Gaetano Riina, rispettivamente nipote e fratello del boss Totò Riina, nonché di Rosario Salvatore Lo Bue, soprannominato "Saro Chiummino", e del figlio Leoluca. L'operazione giunge al termine di un lungo percorso…
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