Mafia – ‘Caro estortore’, 30 anni fa la rivolta anti-pizzo: la lettera dell’imprenditore Libero Grassi poi ucciso dal racket

Mafia – ‘Caro estortore’, 30 anni fa la rivolta anti-pizzo: la lettera dell’imprenditore Libero Grassi poi ucciso dal racket

Trent'anni fa cominciò a Palermo la rivolta contro la mafia del pizzo. Il Giornale di Sicilia del 9 gennaio 1981 pubblicò la lettera dell'imprenditore Libero Grassi al "geometra Anzalone" che gli aveva chiesto di "mettersi a posto" pagando 50 milioni. La risposta di Grassi al "caro estortore" era una sfida. "Volevo avvertire il nostro ignoto estortore - scriveva l'imprenditore - di risparmiare le telefonate dal tono minaccioso e le spese per l'acquisto di micce, bombe e proiettili, in quanto non siamo disponibili a dare contributi e ci siamo messi sotto la protezione della polizia. Ho costruito questa fabbrica con le…
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L’anniversario della morte di Mattarella, una ferita al mondo degli onesti che sanguina ancora

L’anniversario della morte di Mattarella, una ferita al mondo degli onesti che sanguina ancora

Piersanti Mattarella è caduto 41 anni fa perché era un paladino della lotta contro la mafia ed il malaffare, che imperava in Sicilia in quell'epoca. Egli era stato profondo innovatore della politica siciliana, operando provvedimenti coraggiosi in economica, in politica e contro le mafie. Il 6 gennaio 1980, il presidente della Regione Sicilia, Piersanti Mattarella, fratello maggiore del presidente della Repubblica, Sergio, veniva ucciso durante un efferato agguato, tesogli in via Libertà, a Palermo, proprio sotto casa sua. La sua vicenda, la figura umana e politica fanno parte della storia di Sicilia. E’ eclatante, infatti, la storia dell'uomo che intendeva recidere nettamente i…
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Anniversario omicidio Fava, il sindaco Pogliese: “Le sue idee sono ancora vive nei cuori dei siciliani”

Anniversario omicidio Fava, il sindaco Pogliese: “Le sue idee sono ancora vive nei cuori dei siciliani”

"Con immutata e sincera partecipazione emotiva, 37 anni dopo, viene ricordata l'uccisione per mano mafiosa di un valoroso giornalista e intellettuale, libero da condizionamenti nella denuncia del malaffare e delle influenze negative della criminalità organizzata nel tessuto produttivo e istituzionale". Lo afferma il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, in occasione dell'anniversario dell'omicidio di Giuseppe Fava, assassinato dalla mafia il 5 gennaio dl 1984. Oggi alle 17 l'amministrazione comunale con una propria rappresentanza istituzionale deporrà un mazzo di fiori sul luogo dell'omicidio. "Le coraggiose idee di Giuseppe Fava - sottolinea Pogliese - sono ancora vive nei cuori dei siciliani e dei…
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Mafia – Cdm scioglie Comune messinese di Tortorici, prorogato scioglimento del Comune di Torretta (Palermo)

Mafia – Cdm scioglie Comune messinese di Tortorici, prorogato scioglimento del Comune di Torretta (Palermo)

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'interno Luciana Lamorgese, tenuto conto che, all'esito di approfonditi accertamenti, sono emerse forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata che compromettono il buon andamento dell'azione amministrativa, ha deliberato lo scioglimento del Consiglio comunale di Tortorici (ME), a norma dell'articolo 143 del Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali (decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267), affidandone la gestione a una Commissione straordinaria per un periodo di diciotto mesi. Lo rende noto il comunicato del consiglio dei ministri. Inoltre, in considerazione della necessità di completare l'azione di ripristino dei principi di…
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Stato-mafia – Cassazione conferma assoluzione Mannino

Stato-mafia – Cassazione conferma assoluzione Mannino

Confermata dalla Cassazione l'assoluzione dell'ex ministro Calogero Mannino, difeso da Grazia Volo, nel processo stralcio sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia. I supremi giudici della Sesta sezione penale hanno dichiarato inammissibile il ricorso proposto dai pm di Palermo contro il proscioglimento di Mannino emesso dalla Corte di Appello di Palermo il 22 luglio 2019. L'ex ministro era accusato di minaccia a Corpo politico dello Stato. Anche in primo grado l'ex politico democristiano era stato assolto. 11 dicembre 2020
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Mafia – Dia: sequestrati beni per 2mln a imprenditore Donzelli nel Ragusano

Mafia – Dia: sequestrati beni per 2mln a imprenditore Donzelli nel Ragusano

Sequestrato beni stimati in due milioni di euro ritenuti riconducibili a Raffaele Donzelli, di 47 anni, imprenditore del settore del recupero e della trasformazione di materie plastiche nel Ragusano. Il provvedimento è stato emesso dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale su proposta del procuratore etneo e del direttore della Dia. Nel  scorso maggio  l'imprenditore era stato arrestato per bancarotta fraudolenta in concorso con dei familiari. E' ritenuto legato al clan 'Dominante -Carbonaro', come sostenuto in un'ordinanza di custodia cautelare in carcere dell'ottobre 2019 confermata dal Tribunale del riesame un mese più tardi. Da ciò era scaturita, nel gennaio 2020, una…
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Mafia – Tribunale tedesco, ‘i nomi di Falcone e Borsellino non meritano tutela’: respinto il ricorso contro l’insegna della pizzeria di Francoforte

Mafia – Tribunale tedesco, ‘i nomi di Falcone e Borsellino non meritano tutela’: respinto il ricorso contro l’insegna della pizzeria di Francoforte

Per la sua pizzeria a Francoforte sul Meno, in Germania, ha scelto il nome "Falcone e Borsellino". Sui muri del locale ha appeso la celebre foto di Tony Gentile che ritrae insieme i giudici e accanto ha messo l'immagine di don Vito Corleone del celebre film Il Padrino. Una violazione della memoria dei due magistrati antimafia denunciata dalla sorella del giudice Giovanni Falcone, la professoressa Maria Falcone. Ma il ricorso è stato respinto perché "il giudice ha operato principalmente in Italia e in Germania è noto solo a una cerchia ristretta di addetti ai lavori e non alla gente comune…
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Mafia: trent’anni fa la strage di Gela

Mafia: trent’anni fa la strage di Gela

Domani a Gela , nessuna cerimonia ufficiale, , in occasione del trentesimo anniversario della "strage della sala giochi", quando dalle 19, in meno di mezzora, i "picciotti" della "stidda" scatenarono l'inferno in città all'apice della guerra contro "cosa nostra" con il bilancio di 8 morti e 7 feriti. Non ci sarà alcun manifesto per ricorda le vittime innocenti di quella carneficina. Forse perchè Gela cerca di dimenticare anche se deve comunque fare i conti con il suo passato segnato da stragi e omicidi. E di morti ammazzati nella guerra di mafia a Gela ce ne furono quasi 120, dal 1978…
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