L’Asp di Siracusa ha celebrato cinquant’anni di attività di Nefrologia nel territorio siracusano con una suggestiva manifestazione che ha visto la partecipazione delle massime autorità scientifiche in campo nefrologico nazionali ed internazionali, esponenti della nefrologia siciliana universitaria, ospedaliera e del privato accreditato, autorità regionali e locali.
Presenti alla cerimonia uomini e Istituzioni che in questi cinquant’anni hanno contribuito a scrivere la sua storia, dal primo primario del Centro di Emodialisi Salvatore Gianni, ai vari primari che si sono succeduti, ai direttori generali dell’Azienda ospedaliera e dell’Azienda sanitaria, al Centro Trapianti, alla Croce Rossa, alle Associazioni e club service, alle forze dell’Ordine, ai rappresentanti dei pazienti. A loro è stata dedicata la cerimonia con la consegnata di una targa di riconoscimento “con immensa gratitudine”.
Presente all’evento il Governo regionale con il dirigente generale del DASOE dell’Assessorato regionale della Salute Maria Letizia Di Liberti che si è congratulata per l’iniziativa ripercorrendo anche con una breve ma efficace sintesi, la situazione della nefrologia in Sicilia, le prospettive e l’impegno dell’Assessorato nel riorganizzare la sanità siciliana nel suo complesso in stretta sinergia con le Aziende sanitarie per una risposta più efficace ed efficiente ai bisogni sanitari dei territori. Il capo Gabinetto dell’Assessorato regionale della Salute Eugenio Ceglia ha rivolto ai partecipanti il saluto e le congratulazioni dell’assessore Ruggero Razza, l’assessore regionale dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea Edy Bandiera ha portato il saluto del presidente della Regione Nello Musumeci, mentre il vice sindaco di Siracusa Francesco Italia ha dato il benvenuto agli ospiti a nome dell’Amministrazione comunale, presenti i deputati nazionale e regionale Maria Marzana e Giorgio Pasqua.
“Particolarmente onorato” si è dichiarato il commissario dell’Asp di Siracusa Salvatore Brugaletta, “per avere avuto l’opportunità, nel corso del suo mandato, di celebrare un evento di così grande portata ed unico nella storia della medicina in Sicilia”. Al tavolo dei relatori anche il direttore sanitario e presidente dell’Ordine dei Medici di Siracusa Anselmo Madeddu che si è congratulato per tale celebrazione poiché “soltanto recuperando la propria identità è possibile vivere il presente e progettare il futuro” e il direttore amministrativo Giuseppe Di Bella che ha espresso “gratitudine ai tanti uomini che si sono impegnati per rendere la nefrologia all’avanguardia nel territorio consentendo di salvare la vita a tantissime persone”.
Visibilmente emozionato il direttore dell’Unità operativa complessa di Nefrologia dell’ospedale Umberto primo di Siracusa Giuseppe Daidone ha ripercorso la storia di questi cinquant’anni di attività nefrologica nel territorio siracusano ricordando e non tralasciando nessuno degli uomini e delle Istituzioni che hanno contribuito e ai quali ha consegnato la targa di riconoscimento: Guido Amedoro, Franco Paolo Salamone, Salvatore Gianni, Confindustria Siracusa, Rotari Club Siracusa, Sebastiano Russo, Vincenzo Puntillo, Franco Maniscalco, Mario Zappia, Ismett, Croce Rossa Italiana di Siracusa, Associazione nazionale Emodializzati alla memoria di Toti Bianca, Angelo Emmolo, Bruno Marziano nel ruolo di presidente della Provincia regionale di Siracusa, Associazione degli artisti Ecforici.
Il primo trattamento sostitutivo della funzione renale con emodialisi, nel Centro di Emodialisi dell’ospedale di Siracusa, viene effettuato il 7 febbraio 1969, ha ricordato Giuseppe Daidone, “ed è l’inizio dell’offerta nefrologica ai pazienti che avevano perduto la funzione renale. Una data importante che pone la sanità siracusana all’avanguardia se si pensa che in quegli stessi anni in tutta Europa erano 621 i pazienti vivi ed in regolare trattamento dialitico distribuiti in 81 Centri, mentre in Italia la disponibilità era di un posto dialisi ogni 100 persone che ne avevano bisogno. L’apertura a Siracusa del Centro di Emodialisi extracorporea avviene in Sicilia solo dopo Palermoe Messina ed è facilitata dalla donazione di due reni artificiali da parte dell’Associazione provinciale degli industriali e di una pompa peristaltica dal Rotary Club di Siracusa.” A 50 anni di distanza da quel memorabile momento – ha detto – vogliamo celebrare gli uomini, le idee e il lavoro che hanno reso un servizio di fondamentale importanza alla comunità siracusana con una struttura all’avanguardia”. Il suo sviluppo vede negli anni l’istituzione dell’Unità operativa di Nefrologia e Dialisi secondo il modello hub e spoke con l’Unità operativa di Lentini e il Servizio di Emodialisi di Avola, l’autorizzazione al prelievo degli organi, l’avvio del programma di idoneità e follow up per i pazienti candidati al trapianto, l’istituzione dell’Area funzionale omogenea di nefrologia, l’avvio dell’importante servizio di emodialisi domiciliare con un sistema informatico, unico in Sicilia, che offre la possibilità di monitorare il paziente a domicilio durante l’intero trattamento dialitico.
La partecipazione all’evento di tutta la comunità scientifica nefrologica, tra queste il presidente europeo dell’Associazione di Dialisi e Trapianto Carmine Zoccali, il presidente della Società italiana di Nefrologia Loreto Gesualdo, il direttore del Centro nazionale Trapianti Alessandro Nanni Costa, il presidente dell’Associazione internazionale per la storia della Nefrologia Vincenzo Savica, il presidente eletto della Società italiana di Nefrologia Giuliano Brunori, i direttori delle cattedre di Nefrologia delle Università siciliane e tutti i primari e responsabili delle strutture ospedaliere e delle strutture private accreditate, ha consentito, nel prosieguo della manifestazione, di discutere sulla progettualità e sul futuro della specialità di nefrologia con quattro sessioni scientifiche in cui si è parlato della storia della nefrologia in Sicilia, di grandi temi di attualità e della riorganizzazione della nefrologia nella regione siciliana.