Cigl e Cisl: Lukoil – nessuna risposta al tavolo ministeriale

Siracusa, 18 novembre 2022 Nelle stesse ore in cui la Città di Siracusa si colorava di bandiere,
striscioni e vessilli istituzionali in difesa dello sviluppo economico ed industriale del nostro territorio,
nessuna garanzia concreta per la continuità produttiva e occupazionale della Lukoil proveniva dal
contemporaneo incontro fissato al ministero. Il Tavolo ministeriale rinvia la decisione ad un
ulteriore tavolo con l’Europa e ad un altro passaggio con SACE. E intanto lo spettro di una
chiusura della Lukoil si avvicina sempre di più e con esso si complica sempre p il destino
occupazionale di migliaia di lavoratori. Il conto alla rovescia è già partito per la Lukoil e per tutto il
nostro apparato industriale. Al tavolo ministeriale, nonostante sollecitati, non vengono affrontati i
temi cruciali del sequestro dell’impianto di depurazione (IAS) e della prospettiva futura dell’intero
nostro Polo industriale. Assolutamente marginale e quasi silenziosa la posizione del Presidente
della Regione Sicilia, presente ai lavori. L’assenza al tavolo del sistema bancario Italiano,
nonostante fosse invitato a partecipare ai lavori, oltre ad essere uno sgarbo istituzionale, non
lascia presagire nulla di positivo.
Lo abbiamo detto dal palco a gran voce stamattina: mai più come prima.
Noi non staremo a guardare, faremo da stampella a nessuno. La grande manifestazione di oggi
e lo sciopero generale di tutti i lavoratori dell’area industriale segna solo il primo il passo della
protesta e della nostra rivendicazione.
Nelle prossime ore, unitariamente alle articolazioni sociali ed economiche della nostra comunità,
decideremo ulteriori azioni di protesta più eclatanti ed incisive. Lo abbiamo promesso alla Città, lo
dobbiamo ai 10.000 lavoratori a rischio, lo dobbiamo a noi stessi e ai nostri figli.

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