Anche alla vigilia di Ferragosto sono tanti i siracusani che si recano al cimitero per visitare le tombe dei cari estinti. Mentre in alcune parti del campo santo si notano gli interventi di manutenzione straordinaria e di messa in sicurezza, in altri ancora sono presenti i segni del degrado e dell’incuria. Il riferimento è, ad esempio, alla palazzina B dove l’accesso è garantito da un asse metallico, collocato da poco tempo per evitare che si verificano distacchi di intonaci e pezzi di cemento.
Per chi si reca in questa come in altre palazzine, la sensazione è di uno stato di abbandono e un senso di precarietà non consono al luogo sacro in cui si è. Le immagini sono più eloquenti delle parole e documentano l’ingresso della palazzina, così come i parapetti dei piani superiori messi in sicurezza ormai da anni con una rete che contiene l’eventuale cedimento di pezzi d’intonaco. Il portone, poi, è sfondato e c’è il rischio che qualcuno si faccia male. Non parliamo poi delle fontanelle. Quella al pian terreno è decrepita e, per ogni evenienza, i rubinetti sono stati sigillati. Dal primo piano in poi, l’acqua viene erogata ma i rubinetti perdono.
Una cittadina aveva segnalato alla nostra redazione un cattivo odore proveniente da uno dei loculi al pianterreno della stessa palazzina ma il problema sembra essere stato superato quest’oggi.
Rimane il problema generale di un cimitero che ha bisogno di una maggiore attenzione in attesa che venga costruito quello nuovo in contrada Serramendola.