(Civico 4) su Casa Monteforte: “Promesse non mantenute e speculazioni minacciano il lascito della signora Maria”

Una forma di solidarietà per le donne sole tradita dall’indolenza dell’Amministrazione comunale. Questa è l’accusa che il movimento Civico 4, con a capo Michele Mangiafico, lancia al primo cittadino parlando del generoso lascito alla città di Maria Monteforte: e cioè la casa nel cuore di Ortigia.

Secondo Civico 4 la residenza per signore anziane e sole sarebbe caratterizzata da due forme di negligenza.

Se da un lato, – dice Mangiafico – la ristrutturazione dell’immobile è divenuta negli anni una chimera, tante promesse ma pochi fatti, dall’altro l’immobile stesso ha perduto la sua unicità a causa della presenza di unità immobiliari collegate alle proprietà adiacenti e in parte, certamente, frutto del tentativo di privati di “invadere” la proprietà comunale, come alcune vicende giudiziarie hanno dimostrato.”

Il Documento Unico di Programmazione 2024-2026 include l’obiettivo di recuperare “Casa Monteforte” per realizzare una comunità alloggio per 24 donne anziane. Tuttavia, nonostante l’immobile sia destinatario di un finanziamento di 1,2 milioni di euro dal 2022, l’amministrazione comunale non ha intrapreso alcuna iniziativa per ristrutturarlo. La struttura è chiusa dal 2016 per carenze igienico-sanitarie rilevate a seguito di esposti anonimi.

L’indolenza degli amministratori pubblici della nostra città agevola gli interessi speculativi che nel tempo hanno riguardato l’insieme delle unità immobiliari ai civici 12 e 20 di via Picherali. – continua Mangiafico – E’ lecito ritenere che le proprietà lasciate allora all’Ente Comunale di Assistenza e, poi, al Comune, siano state di molto maggiori di quanto accertato. Scrisse Maria Monteforte il 5 settembre 1968: “nomino quale erede dei miei due immobili siti ai numeri 12 e 20 di via Picherali l’Ente Comunale di Assistenza di Siracusa, con il tassativo obbligo di adibire detti immobili senza esclusione alcuna, anche minima, a casa di riposo per donne anziane bisognose che porti il mio nome Maria Monteforte”. Oggi neanche la targa a suo nome, un tempo affissa al civico 12, esiste più. Tra il 2019 e il 2022, l’Amministrazione comunale si è contrapposta ad un privato che rivendicava la proprietà per usucapione di tre unità immobiliari al civico 20, ottenendone la restituzione. Tuttavia si tratta dell’unica vicenda su cui abbiamo contezza che il Comune si sia mosso, a seguito dell’esposto di alcuni cittadini e dell’inchiesta de La Civetta di Minerva, rispetto ad altre vicende analoghe che possano essere accadute negli anni, riducendo sensibilmente il patrimonio lasciato da Maria Monteforte rispetto a quello accertato.”

Il recupero di “Casa Monteforte” e la sua gestione in linea con la volontà testamentaria rimangono la soluzione principale per onorare la volontà della signora Maria e proteggere la struttura da ulteriori interessi speculativi presenti e futuri.

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