Il 2022 è stato l’anno più caldo mai registrato in Italia da quando ci sono rilevazioni scientifiche, dalla seconda metà dell’Ottocento.
Lo rivela il rapporto “Stato del Clima in Europa 2022”, preparato congiuntamente dall’Organizzazione meteorologica mondiale (Wmo) e dal servizio Ue di osservazione della Terra, Copernicus.
Il 2022 è stato l’anno più caldo mai registrato anche in Belgio, Francia, Germania, Irlanda, Lussemburgo, Portogallo, Spagna, Svizzera e Regno Unito. Per l’intera Europa, l’anno passato è stato il 2/o più caldo della storia, dopo il 2020. L’estate 2022 è stata la più calda in assoluto mai registrata nel continente.
Il dato europeo
Nel 2022 la temperatura media in Europa è stata di 2,3 gradi sopra i livelli pre-industriali (1850 – 1900). Il continente dal 1980 si è riscaldato il doppio della media globale. Lo rende noto il rapporto “Stato del Clima in Europa 2022”, preparato congiuntamente dall’Organizzazione meteorologica mondiale (Wmo) e dal servizio Ue di osservazione della Terra, Copernicus. L’Accordo di Parigi prevede che il riscaldamento globale rimanga sotto i 2 gradi dai livelli pre-industriali, e possibilmente entro 1,5 gradi. Secondo la Wmo, la temperatura media globale nel 2022 è arrivata a 1,15 gradi sopra la media del 1850-1900.
Secondo il rapporto, nel 2022 in Europa gli eventi meteorologici estremi (alluvioni, tempeste, ondate di calore) hanno provocato 16.365 morti e hanno coinvolto direttamente 156.000 persone. Circa il 67% dei disastri sono stati alluvioni e tempeste, con circa 2 miliardi dollari di danni complessivi.
Per il segretario generale della Wmo, Petteri Taalas, “nel 2022 molti paesi nell’Europa occidentale e sudoccidentale hanno registrato il loro anno più caldo. L’estate è stata la più calda mai registrata. Le alte temperature hanno esasperato condizioni di siccità severa e diffusa, alimentato violenti incendi che hanno provocato la seconda più larga area bruciata mai registrata, e hanno portato a migliaia di morti legate all’eccesso di calore”.
Per Carlo Buontempo, direttore del Servizio cambiamento climatico di Copernicus, “l’ondata di caldo che gli europei hanno sperimentato nel 2022 non può essere considerata un evento unico o una stranezza del clima. La nostra attuale conoscenza del sistema climatico e della sua evoluzione ci dice che questo tipo di eventi sono parte di un modello che renderà le ondate di calore più frequenti e più intense nella regione”.