Colloqui a Istanbul – La sicurezza e il cessate fuoco sul tavolo Kiev ai negoziatori: non mangiate né bevete Colloqui tra i negoziatori a Istanbul

29 marzo 2022 – Nuovo round di colloqui tra l’Ucraina e la Russia al palazzo Dolmabahce di Istanbul.

Si tratta del primo incontro in oltre due settimane.

L’Ucraina ha affermato che l’obiettivo più ambizioso è garantire un cessate il fuoco. “Arrivare alla pace e al cessate il fuoco il prima possibile sarà beneficio per entrambe le parti”, ha affermato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, citato dalla tv di Stato Trt, incontrando le delegazioni di Russia e Ucraina prima del nuovo giro di colloqui. Entrambe le parti hanno “legittime preoccupazioni”, ha detto Erdogan invitandoli a “porre fine a questa tragedia”. Secondo Erdogan sia il presidente ucraino Volodomyr Zelensky sia il presidente russo Vladimir Putin sono “amici preziosi” e che progressi nei negoziati aprirebbero la strada all’incontro tra i leader – si legge sulla Bbc -, che la Turchia potrebbe ospitare. Una “pace giusta” non avrà un perdente e la continuazione del conflitto non giova a nessuno, ha aggiunto poi il presidente turco nel suo benvenuto ai negoziatori russi e ucraini, citato dalla Bbc. “In un momento così critico…mi auguro che i nostri incontri e le nostre discussioni siano di buon auspicio per i vostri Paesi, per la nostra regione e per tutta l’umanità”.

Anche Roman Abramovich ha assistito al discorso del presidente turco, come fa sapere la giornalista del quotidiano turco Hurriyet Nalan Kocak condividendo una fotografia del miliardario russo seduto tra funzionari turchi durante il discorso di Erdogan. Nelle immagini si vede Abramovich che non è seduto al tavolo principale delle delegazioni russa e ucraina, ma di lato accanto a Ibrahim Kalin, un portavoce del presidente Erdogan, e indossa cuffie per la traduzione. Kalin avrebbe aiutato a coordinare gli incontri tra l’oligarca russo e un membro della delegazione ucraina in un hotel di Istanbul. La presenza di Abramovich – sottolinea la Bbc – suggerisce che è ancora coinvolto a qualche livello nei tentativi di mediazione.

Hanno preso il via verso 11:25 ora locale i colloqui tra le delegazioni di Russia e Ucraina, fa sapere l’ufficio stampa dell’ambasciata ucraina in Turchia.

La delegazione ucraina insisterà sulle garanzie di sicurezza internazionale per l’Ucraina, ha annunciato il vice capo dell’ufficio del presidente, Kyrylo Tymoshenko, uno dei negoziatori ucraini, come riporta Unian. “Insisteremo sulle garanzie di sicurezza internazionali per l’Ucraina. La pace in Ucraina è il nostro compito principale”, ha affermato.

I termini dello status neutrale dell’Ucraina sono discussi nei colloqui a Istanbul: lo ha detto a Interfax una fonte che ha familiarità con i progressi dei negoziati. “Le parti hanno iniziato i negoziati a livello di capi delegazione. In particolare, è stata sollevata la questione dei termini del possibile status neutrale dell’Ucraina”, ha detto la fonte. Presumibilmente, l’incontro può finire con la messa su carta dei termini dello status neutrale, ha detto. “Si tratta di una bozza di un certo accordo o dichiarazione. Tutto è allo stadio di discussione”, ha detto la fonte.

Per il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov, citato dalla Tass, gli insulti personali rivolti dal presidente Usa Joe Biden al presidente russo Vladimir Putin danneggiano le relazioni bilaterali, ma il dialogo russo-statunitense è necessario in ogni caso.

I negoziati di Istanbul sono stati preceduti da nuovi botta e risposta tra Biden che insiste nel definire Putin “un dittatore” e accuse di ingerenza da parte del Cremlino. Il portavoce Dmitry Peskov, in una lunga intervista al network statunitense Pbs, ha accusato l’Occidente di avere dichiarato, con le sanzioni, una “guerra economica” contro la Russia che deve ora adattarsi a “nuove condizioni”, “sfortunatamente” “piuttosto ostili”. Peskov ha poi affermato che “nessuno in Russia sta prendendo in considerazione l’idea di usare armi nucleari” né ha in programma di attaccare nessun paese della Nato, a meno che non sia “un atto reciproco”. L’Ucraina sta valutando di accettare lo status di neutralità mentre la Russia non chiederebbe più che l’Ucraina venga “denazificata” ed è pronta a lasciare che Kiev aderisca all’Ue a patto che rimanga militarmente non allineata. Tuttavia “non stiamo commerciando persone, terra o sovranità”, ha affermato il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba arrivando a Istanbul, chiarendo che “l’obiettivo minimo dei negoziati saranno i corridoi umanitari e quello massimo il raggiungimento di un accordo su un cessate il fuoco”.

Ucraina, Erdogan: ‘Entrambe le parti hanno legittime preo

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