Riceviamo e Pubblichiamo
Comitato Stop Veleni, lettera inviata – Al Presidente del Senato della Repubblica – Al Presidente della Camera dei Deputati
Petizione per l’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sulle Autorizzazioni Integrate Ambientali rilasciate alle raffinerie presenti in Sicilia
On. Presidenti,
l’art. 32 della Costituzione sancisce l’obbligo della tutela della salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività. Un diritto spesso negato nelle aree più inquinate della Sicilia, dove la
popolazione subisce da decenni gli effetti di un’industrializzazione selvaggia non adeguatamente regolata. La sorveglianza epidemiologica condotta dall’Istituto Superiore di Sanità con il progetto S.E.N.T.I.E.R.I. e dal Dipartimento Epidemiologico dell’Assessorato regionale della Salute (DASOE) evidenzia in queste aree eccessi preoccupanti di svariate patologie potenzialmente riconducibili all’inquinamento ambientale. Il Consiglio di Stato ha chiarito che “dal fondamentale diritto alla salute di cui all’art. 32 Cost.” deve “discendere un’azione amministrativa che determini il rilascio dell’A.I.A. [Autorizzazione Integrata Ambientale, NdR] solo in condizioni che ab origine rigorosamente si
accertino come prive di qualsivoglia pericolo per la salute umana, ovvero non ulteriormente peggiorabili per effetto dell’impianto progettato.” (Cfr. Consiglio di Stato, Sentenza n. 163 del 20.1.2015).
Tuttavia ciò non sembra essere avvenuto adeguatamente nel caso delle autorizzazioni rilasciate alle raffinerie presenti in Sicilia.
Anzi, quando una valutazione sanitaria è stata effettivamente condotta, come in occasione del riesame dell’A.I.A. della Raffineria di Milazzo, paradossalmente essa è stata accantonata. Di ciò ne dà atto il Decreto della vigente AIA (DM 172/2018)1, laddove si afferma che “è stato ritenuto superato ogni parere in materia sanitaria”.
Inoltre pare che le autorizzazioni delle raffinerie siciliane siano state spesso rilasciate in assenza della necessaria documentazione prevista dall’art. 29-ter, comma 1, riguardo in particolare alla “identificazione degli effetti significativi delle emissioni sull’ambiente”. Tali informazioni, di norma contenute nell’allegato D6 alla domanda di A.I.A. (concernente la “Identificazione e quantificazione degli effetti delle emissioni in aria”), non sembrano essere presenti nel caso delle Raffinerie di Priolo, appaiono gravemente carenti nel caso della Raffineria di Augusta, mentre sulla Raffineria di Milazzo risultano essere state pubblicate solo 2 anni dopo il rilascio dell’A.I.A. (!)
Per di più, riguardo a quest’ultima, la vigente AIA risulta priva di limiti per determinati parametri su alcuni camini, come dimostrato nella verificazione recentemente disposta dal TAR di Catania2.
Pertanto, in considerazione del fondamentale diritto alla salute tutelato dall’art. 32 della Costituzione, si chiede l’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sulle presunte irregolarità delle Autorizzazioni delle raffinerie presenti in Sicilia.
ARCI Messina APS
ALSA – Associazione Luciese Salute ed Ambiente
Comitato Stop Veleni Augusta Priolo Melilli Siracusa
Comitato Ambientale Melilli
AmbientiAMOciaSIRACUSA
Comitato dei cittadini contro l’inceneritore del Mela
Circolo Zero Waste Sicilia A. Carmoz