A conclusione del processo che si è celebrato con il giudizio abbreviato, il Gup del tribunale di Catania, Fabio Di Giacomo, ha inflitto diciotto condanne a carico di altrettanti imputati coinvolti, a vario titolo, nell’operazione antimafia denominata Borgata. Il giudice ha accolto nella quasi totalità le richieste del pubblico ministero, condannando Gianclaudio Assenza a 20 anni di reclusione; Danilo Greco a 18 anni, Davide Pincio e Salvatore Barresi a 16 anni, Johnny Pezzinga a 14 anni, Robert Iacono a 11 anni e 4 mesi, Massimo Mancino, Francesco Giliberto e Simone Glietti a 10 anni. Ha inoltre condannato a 8 anni e 8 mesi Andrea Raitano e Giuseppe Messina; a 8 anni Francesco Messina. 7 anni e 4 mesi di reclusione il giudice ha irrogato a Morena Zagarella, 6 anni per Salvatore Polini, 5 anni per Maichol Motta, 4 anni e 4 mesi per Ivana Rizza mentre sono stati inflitti 2 anni e 4 mesi a carico di Christian Toromosca. Condannati anche due collaboratori di giustizia, Claudio Barone a un anno e mezzo di reclusione e Luca Costanzo a 3 anni e 8 mesi, ritenuto essere al vertice del clan della Borgata. Il giudice ha disposto sentenza di non luogo a procedere nei confronti di Concetto Paolo Ficara.
L’inchiesta della Dda, portata a compimento dai carabinieri nell’aprile dello scorso anno, riguarda fatti risalenti al 2018. Le contestazioni riguardavano traffico di sostanze stupefacenti, detenzione abusiva di armi, reati contro la persona, estorsioni, danneggiamenti e gestione delle bische clandestine. Per gli inquirenti, reggente del gruppo Santa Panagia, dal 2018 sarebbe Luca Costanzo il quale sarebbe stato il promotore e l’organizzatore del gruppo della Borgata dal 2020 fino allo scorso anno, prima di passare dalla parte dei collaboratori di giustizia.