“Ho dato mandato ai miei legali di presentare un esposto in Procura”. Così inizia una nota, pubblicata dall’ex presidente di Confcommercio Siracusa, Elio Piscitello che ritorna alla carica sulle presunte irregolarità in occasione delle elezioni. “Il giorno dopo le mie dimissioni pubbliche – spiega Piscitello – motivate dall’assoluta mancanza di trasparenza, “miracolosamente” sono stato autorizzato ad accedere agli atti dell’assemblea elettiva di Confcommercio, con diritto di visione e copia. Ai miei legali, alla fine, è stato permesso solo di visionare il verbale d’assemblea, ma non gli atti rilevanti. Quindi, né accesso agli atti né diritto di copia, negandomi persino la copia dello stesso verbale mostrato”.
Piscitello sostiene che “dalla sola veloce visione del verbale, firmato dal notaio e dalla presidente Donatella Prampolini, abbiamo ottenuto un’ulteriore prova della fondatezza delle nostre accuse: nel verbale risulta, infatti, che l’Assemblea si sarebbe regolarmente aperta alle 18 alla presenza (in sala) di 342 soci su 385 aventi diritto al voto. Questa circostanza è totalmente falsa. Alle 18, in sala, c’erano al massimo 10 persone presenti. L’accreditamento di tutti i soci, infatti, è terminato alle 21:55, tra code e forte disorganizzazione e vi sono prove incontrovertibili che lo dimostrano: foto, video, nonché numerosi testimoni. Peraltro, alle 18, dopo essere stato avvisato da un socio, sulla pseudo apertura dei lavori, io stesso provavo ad entrare, ma l’ingresso mi veniva impedito da una guardia giurata perché non ero ancora accreditato, quindi, per poter entrare dovevo prima farmi più di due ore di fila, cosa che poi ovviamente ho fatto.
L’assemblea, di fatto, non si sarebbe regolarmente aperta, fa intendere Piscitello che incalza: “Il mancato rispetto delle più elementari regole, come quella di dover effettuare l’accreditamento dei soci prima dell’inizio dell’assemblea, non solo ha influito sulla sua validità, ma ha determinato anche un grave problema nella corretta e trasparente gestione delle deleghe. Vi sono state diverse deleghe multiple, ovvero conferite da un singolo delegante a più soci, e in alcuni casi, riteniamo, deleghe falsamente compilate. Nel verbale tali gravi irregolarità non vengono in alcun modo indicate, sebbene abbiano alterato l’esito finale della competizione. A causa di questa grave omissione, non sappiamo, quindi, come sono stati conteggiati questi voti, né quante deleghe sono state annullate e per quali motivazioni. Per questo continuo a chiedere alla Confcommercio Nazionale di attivarsi, ufficialmente, per garantire: 1. L’accesso immediato a tutti gli atti in originale, comprese le deleghe presentate. 2. Una verifica indipendente delle firme, dei presenti e delle deleghe. Ho comunque dato mandato ai miei legali di presentare un esposto in Procura affinché venga verificato se le gravissime irregolarità riscontrate configurino specifiche ipotesi di reato”.