Gli imprenditori di Confindustria e di Ance Siracusa hanno incontrato gli schieramenti in campo per le prossime elezioni politiche. I canditati del PD, del Movimento 5 stelle e di Forza Italia sono stati ricevuti nella sede di Confindustria Siracusa. A loro è stato consegnato un promemoria contenente alcune priorità per lo sviluppo economico della provincia. È stata l’occasione per parlare di alcune criticità esistenti, per ascoltare i loro programmi e per chiedere, una volta eletti al Parlamento, una attenzione maggiore al nostro territorio.
Siracusa pesa per il 62% dell’export regionale grazie ai prodotti chimici, petroliferi e dell’energia ed ha bisogno di consolidare l’industria esistente ed anche sviluppare l’agro-alimentare e il turismo creando un contesto normativo propizio all’attrazione degli investimenti esterni, con attenzione particolare per il Porto di Augusta. Lo scarso utilizzo dei fondi comunitari e dei piani di coesione in Sicilia nella passata attuazione (solo il 6%) per opere infrastrutturali la dice lunga sui ritardi accumulati a causa delle lungaggini burocratiche e del nuovo codice degli appalti. La scarsa dotazione infrastrutturale della Sicilia (penultima solo prima della Sardegna) e gli indici di “disagio imprenditoriale” (la Sicilia seconda tra le regione italiane) e di bassissima “competitività” (che misura le condizioni di base, l’efficienza e l’innovazione) della Regione sono un dato di fatto che emerge dall’ultimo check-up di Confindustria. Autostrade, porti, ferrovie, con opere incomplete: l’impegno dei futuri parlamentari dovrà essere quello di sollecitare i grandi committenti per accelerare la cantierabilità dei progetti.
Nella nostra provincia – hanno sottolineato i Presidenti di Confindustria, Bivona e di Ance, Riili – la pianificazione territoriale ha fatto il resto: il piano paesaggistico, il parco archeologico e il parco degli Iblei sembrano creare una sovrapposizione di strumenti urbanistici non coerenti con un regime vincolistico confuso ed incongruente che ha portato a blocchi, contenziosi e a ritardi nell’attuazione di importanti investimenti, anche nell’area industriale, persino per migliorare l’ambiente e le condizioni di sicurezza dei lavoratori.
Altro tema toccato: le bonifiche, che rappresentano una importante opportunità di sviluppo per assicurare, in un’ottica di sostenibilità ambientale, la tutela della salute e dell’ambiente che non può prescindere dal recupero e riutilizzo delle aree per nuovi investimenti.
“Il Patto di Responsabilità Sociale recentemente nato – ha detto Bivona- tra molteplici attori della società siracusana rappresenta davvero il cambio di passo: il tentativo di operare tutti insieme verso la mèta comune dello sviluppo del territorio: nuovi investimenti nell’industria eco-compatibile, nell’agro-alimentare e nel turismo, condividendone le fasi di attuazione”.
I diversi rappresentanti degli schieramenti politici hanno tutti condiviso e sposato le proposte di Confindustria, assicurando pieno sostegno alle problematiche del nostro territorio e alle azioni che verranno poste in essere per la crescita produttiva ed occupazionale della nostra provincia.