Consulta civica Siracusa, De Simone: gestione immigranti precaria, prefetto e sindaco trovino soluzione

La richiesta fatta al Prefetto di Siracusa, di ulteriore personale di polizia, e la denuncia sulla gestione precaria del fenomeno immigratorio emersa da uno sfogo del Segretario del S.I.U.L.P. Tommaso Bellavia, in una nota pubblica, descrivono uno stato di preoccupazione delicato degli “addetti ai lavori”, attorno al quale sarebbe opportuno rivedere l’assetto strategico attuale stabilito per le attività di ordine pubblico e sicurezza sanitaria a Siracusa.
A dichiararlo è il Presidente della Consulta Civica di Siracusa Damiano De Simone che raccoglie lo sfogo del Segretario Provinciale dl S.I.U.L.P. Tommaso Bellavia, a cui manifesta piena solidarietà per le difficoltose condizioni di lavoro in cui versano tutti i colleghi poliziotti e poliziotte impegnati nelle attività di controllo del fenomeno. L’immigrazione, nella nostra provincia, non è fenomeno episodico, ma una vera e propria routine, motivo per cui invitiamo il Prefetto e il Sindaco di Siracusa a mobilitarsi concretamente ed in forma determinante dando seguito alle richieste avanzate dal S.I.U.L.P. che più di una volta ha chiesto più personale di polizia in forza alla Questura di Siracusa. A quanto pare agli immigrati provenienti da terre per le quali non è prevista alcuna richiesta d’asilo politico, viene ordinato il ripatrio entro e non oltre sette giorni. A tal proposito sembrerebbe che tali immigrati, ricevuta l’ordinanza di espatrio, vengano accompagnati presso la stazione dei treni di Siracusa, dicendo loro di prendere il primo treno diretto verso la città/frontiera più vicina, come in Sicilia Palermo, da cui salpano navi verso le coste settentrionali africane. Tutto fatto in fiducia, senza nessun controllo, né accertamento che la procedura di rimpatrio venga rispettata.
Come si può immaginare che queste persone, sprovviste di documenti e di denaro, facciano il biglietto del treno per la città/frontiere? E la conseguente dispersione di extracomunitari senza dimora, né denaro, né documenti, né alimenti, che per ovvie ragioni sfugge al controllo sanitario, all’interno del nostro territorio, è stata considerata? Nessuna traccia di quei criteri di accoglienza che andrebbero garantiti. Questi sono i quesiti che si pone il Presidente della Consulta Civica di Siracusa Damiano De Simone, che rimette al buonsenso del Prefetto ed al Sindaco di Siracusa, chiedendo loro di convocare il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, ed affrontare il problema valutando le proposte di chi lo vive più da vicino. Si potrebbe, ad esempio – propone e conclude De Simone – fare richiesta alle Ferrovie dello Stato, di destinare un numero di vagoni da definire, per l’iter di rimpatrio, chiaramente a carico del Ministero degli Interni. Rammento al Sindaco di Siracusa, le sue responsabilità in materia di sicurezza sanitaria e pubblica incolumità – conclude De Simone –.

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