Conte si dimesso – Le consultazioni partono domani pomeriggio

Giuseppe Conte ha consegnato le sue dimissioni nelle mani del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Conte è uscito in auto dal Quirinale dopo mezz’ora dal suo arrivo. Dopo il Colle, prima è stato a Palazzo Giustiniani per incontrare la Presidente del Senato, Elisabetta Casellati poi è andato alla Camera dei Deputati per il colloquio con il presidente Roberto Fico. Conte aveva già comunicato le dimissioni nel Consiglio dei Ministri di questa mattina. Un CdM che, a quanto si apprende, si è chiuso con un momento “molto affettuoso” e gli applausi dei ministri al premier.

Le consultazioni per la formazione del nuovo governo partiranno domani pomeriggio, ha annunciato il segretario generale del Quirinale Ugo Zampetti. Il Presidente della Repubblica si è riservato di decidere e ha invitato il Governo a rimanere in carica per il disbrigo degli affari correnti.

I FATTI E I PROTAGONISTI – IL FILM DELLA GIORNATA

“È il momento della verità, in queste ore capiremo chi difende e ama la Nazione e chi invece pensa solo al proprio tornaconto. Il MoVimento 5 Stelle rimane il baricentro del Paese e insieme al presidente Giuseppe Conte offriremo il nostro contributo per la stabilità. Questo è il nostro impegno, a questo fine stiamo lavorando. Rendiamoci conto di ciò che sta succedendo in Italia”, ha scritto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio sottolineando che Conte “ha appena rassegnato le dimissioni per via di una crisi di governo senza alcun senso”. Su Facebook il capo politico M5S Vito Crimi: “Siamo e restiamo al fianco del Presidente Giuseppe Conte, che ringraziamo per l’enorme contributo che ha dato al Paese e che, ne siamo certi, può ancora dare. Riteniamo che sia l’unica persona che in questa fase storica possa rappresentare la sintesi e il collante di questa maggioranza. Maggioranza che deve essere consolidata e rinforzata e che deve concentrarsi sulle priorità del Paese”.

I capi delegazione del M5s Alfonso Bonafede, del Pd Dario Franceschini e di Leu Roberto Speranza avrebbero ribadito in Consiglio dei ministri il loro sostegno a Giuseppe Conte.

Abbiamo affrontato la pandemia e una delle fasi più difficili della storia repubblicana “al meglio delle nostre capacità e crediamo con molti risultati positivi, grazie alla guida del presidente Conte e al sostegno delle nostre forze politiche”, avrebbe detto, a quanto si apprende, Dario Franceschini in Cdm. “Questo cammino ci consente oggi di pensare a questa maggioranza anche in prospettiva, come una area di forze riformiste alleate non solo temporaneamente. Per questo è fondamentale salvare questa prospettiva anche nel percorso della crisi che abbiamo davanti”.

“Credo che il Pd abbia dimostrato di essere un partito di grandissima respnsabilità – così la vicepresidente del Pd Deborah Serracchiani allo speciale Tg1 -, il Pd è unito e c’è bisgno di essere un punto fermo in un percorso strettissimo e complicato. Abbiamo bisogno di rilanciare l’azione di governo e lo abbiamo detto anche prima di questa crisi che è incomprensibile. Il punto imprescindibile è Conte e bisogna allargare e rilanciare l’azione di governo”. “Nessuno può mettere veti a nessuno e in politica mai dire mai. La crisi è una battuta di arresto che ci preoccupa imemsamente, e prendiamo atto che lo steso Renzi ha detto che non ci debbano essere veti su Conte. Cerchiamo di fare ragionamenti solidi in tempi brevi”.

“Mattarella – ha detto Ettore Rosato, coordinatore di Italia Viva, a Rai news 24 – ha in mano la regia per dare un governo più solido al Paese con un programma solido. Il governo non aveva più un programma, andava avanti solo con i decreti sull’emergenza. Una volta che si trova una sintesi sulle questioni programmatiche, prima di tutto il Recovery Plan e poi le riforme che l’Ue e le parti sociali ci chiedono, noi non mettiamo veti. Noi non abbiamo mai messo veti o preclusioni su nessuno, ma abbiamo evidenziato l’esigenza di grande chiarezza. E sono convinto che la chiarezza sia una esigenza non solo nostra ma anche degli altri partiti”.

Intanto è in corso il vertice del centrodestra. Sono presenti Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani. Ci sono anche i rappresentanti dell’Udc e di tutti i partiti della coalizione. In collegamento via zoom Silvio Berlusconi.

Per Tajani, vicepresidente di Forza Italia, “la crisi è aperta, ci rimettiamo alla saggezza del capo dello Stato. Se tutti i migliori si mettono assieme per affrontare l’emergenza con un governo di unità nazionale stabile e serio” Forza Italia è d’accordo, “altrimenti per assicurare un governo serio lo strumento è il voto”. “Non c’è nessuna possibilità che Forza Italia esca dal centrodestra”, ha sottolineato.

“Certo”. Risponde così Salvini, segretario della Lega, alla domanda di Affaritaliani.it se il centrodestra sarà unito nel dire no al Conte ter. “Diciamo no al taglio delle pensioni, all’aumento delle tasse su casa e risparmi, alla scuola nel caos della Azzolina, alla giustizia forcaiola di Bonafede, ai cantieri bloccati dai No grillini, a politiche contro la famiglia e ai porti aperti a scafisti e clandestini. Il Centrodestra punta sul lavoro, sulla velocità e la semplificazione, sul merito, sulla crescita, sulla famiglia, sull’innovazione, sulla green economy senza ideologie e penalizzazioni, sulla salute per tutti, nessuno escluso. In una parola, sulla Libertà”, conclude il leader del Carroccio.

Un messaggio arriva ancha dal presidente Cei. La Chiesa “non è di questa o di quell’altra parte – ha detto il card. Gualtiero Bassetti -. Quello che ci sta a cuore è il bene di ogni persona e di ognuno insieme agli altri, quello di cui c’importa è la vita delle persone, quello che sosteniamo è il nostro Paese“. “Guardiamo con attenzione e preoccupazione alla verifica politica in corso in uno scenario già reso precario dalla situazione che stiamo vivendo. Auspichiamo che la classe politica collabori al servizio dei cittadini, uomini e donne, che ogni giorno in tutta Italia lavorano in operoso silenzio e che si giunga a una soluzione che tenga conto delle tante criticità”.

Il portavoce della Commissione europea, Eric Mamer, ha spiegato di seguire gli sviluppi in Italia. Non commentiamo mai sugli sviluppi politici nazionali. Siamo ansiosi di continuare a lavorare con le autorità italiane sulle molte questioni che affrontiamo insieme e le iniziative che abbiamo intrapreso in questo periodo difficile”.

Sulla questione è intervenuto anche l’Osservatore Romano per il quale “la crisi italiana si apre in un momento delicatissimo. Le sfide che attendono il Paese sono molte e complesse: dalla consegna all’Europa del piano definitivo sul Recovery Fund fino alla definizione della programmazione economica nel medio termine con il Def (Documento di economia e finanza), passando per tutta la serie di misure e incentivi per far ripartire l’economia prostrata dalla pandemia, come il blocco dei licenziamenti e la proroga della Cassa integrazione. Senza contare le scadenze elettorali amministrative, la legge elettorale, fino ad arrivare all’aggiornamento del piano vaccini”.

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