Dichiarazione congiunta dei deputati regionali
Marianna Caronia, Giovanni Bulla e Antonio Catalfamo (Lega), Luisa Lantieri e Giuseppe Gennuso (Ora Sicilia), Carmelo Pullara e Giuseppe Compagnone (Popolari-Autonomisti) e Stefano Pellegrino (Forza Italia)
“E’ finalmente chiaro a tutti che è cruciale tenere sotto controllo la diffusione del virus nel Mezzogiorno del Paese e in Sicilia.
Va dato atto al Presidente della Regione di avere previsto i controlli per tutto il personale sanitario attraverso il tampone perché si mettessero in sicurezza gli operatori e i pazienti.
Questa scelta, ottima e necessaria, ha visto in parallelo il coinvolgimento dei laboratori privati convenzionati con il SSR, attraverso un avviso che ieri è stato emanato.
Ma se l’intento era quello di potenziare in maniera capillare l’intero territorio regionale avvalendosi delle strutture private, l’avviso di ieri la cui scadenza è oggi (appena dopo 24 ore) pone parecchie limitazioni ad escludendum. Particolare limitante appare il fatto che si chiede alle strutture di specificare da subito il tipo ed il costo del tampone che utilizzeranno, in un momento in cui le scorte sono sempre minori ed i costi soggetti a mutamenti continui.
Il risultato rischia dunque di essere opposto a quello desiderato, con interi territori provinciali che resteranno scoperti dalla possibilità di avere esami diffusi e rapidi.
Senza volere alimentare critiche, ci permettiamo di suggerire di rivedere i contenuti dell’avviso perché lo stesso non abbia una scadenza temporale, quindi ad aggiornamento continuo, mettendo in condizione tutte le strutture presenti sul territorio, che ne abbiano le condizioni tecnico/scientifiche, di poter dare manforte in un momento senza precedenti, nel quale la velocità di accertamento del contagio è la vera arma per sconfiggere il virus, salvando la vita dell’interessato ed al contempo limitando il propagarsi del virus.”