La casa del pellegrino è entrata ufficialmente nella piena disponibilità dell’Azienda sanitaria provinciale ceh avrà il compito di renderla fruibile per tutte le attività legate all’emergenza covid-19. L’atto è stato sancito tra il rettore dell’ente Santuario madonna delle lacrime e la dirigenza dell’Asp 8, ceh hanno siglato nelle ore passate un protocollo d’intesa. “Abbiamo consentito – dice il rettore don Aurelio Russo – all’Asp l’utilizzo dell’immobile a titolo assolutamente gratuito. Da ieri l’azienda sta lavorando per rendere operativa la struttura che è inattiva ormai da diversi mesi e occorrono tutte le operazioni di sanificazione e di adeguamento alle esigenze sanitarie”.
Sarà compito dell’Asp riattivare i servizi, energia elettrica, linee telefoniche, gas e procedere con la sanificazione di tutti i locali. Trascorrerà ancora qualche giorno prima di avere la piena disponibilità della casa del pellegrino per ospitare i pazienti positivi in quarantena. Nel frattempo, l’azienda sanitaria provinciale sta completando l’opera di adattamento dell’albergo adiacente alla “Città della Notte” nel territorio di Augusta, anch’esso individuato quale luogo per la quarantena dei pazienti.
Per le due strutture alberghiere, vale l’ordinanza emessa dal governatore Musumeci ceh ha imposto di individuare sul territorio immobili in grado di potere soddisfare alle esigenze di natura sanitaria. “Non comprendo per quale motivo si sia inscenata una polemica così inutile – afferma Pippo Gianninoto, anch’egli componente della Aprotur – abbiamo fatto un’operazione lineare e trasparente attraverso la quale, grazie a un donatore, abbiamo rilevato la srl fallita, per consegnare l’asset nuovamente all’ente Santuario della Madonnina delle lacrime, che provvederà alla gestione del bene. Per quanto ci riguarda abbiamo detto sin da subito che l’immobile potrà essere messo a disposizione dell’azienda ospedaliera per fare fronte all’attuale emergenza sanitaria copmdiovodendo anche l’intenzione del rettore. Non comprendiamo, quindi, il motivo per cui la politica debba entrare a gamba tesa complicando la situazione e mettendo sul tappeto questioni che non hanno ragion d’essere”. Gianninoto si riferisce alla convenzione tra comune di Siracusa ed ente Santuario: “Bisogna tenere in considerazione che la chiesa, attraverso l’8 per mille, ha eseguito importanti modifiche all’originario immobile, spendendo qualcosa come 5,5 miliardi di vecchie lire. Il comune capoluogo è proprietario del terreno; per convenzione l’ente è obbligato a corrispondere al Comune la somma di 500 euro l’anno e che il Comune potrà rientrare in possesso dell’immobile soltanto alla scadenza del contratto che, vorrei ricordare a coloro che lo abbiano dimenticato, ha la durata di 50 anni”.
Anche in prospettiva futura, Aprotur ha sempre manifestato il proprio interesse e impegno a fare decollare in tutta la provincia il turismo religioso e non solo. “L’operazione casa del pellegrino – incalza Gianninoto – è stata dal primo giorno trasparente. Abbiamo sempre dichiarato le nostre nobili intenzioni. Nessuna distrazione, quindi, ma la volontà di restituire il bene all’Ente che dovrà gestirlo per il solo fine di ospitare i pellegrini in visita al Santuario della madonnina delle lacrime”.
Gianninoto fa riferimento anche al futuro occupazionale: “Premesso che il nostro compito si sia esaurito con la consegna della società al rettore del Santuario, sappiamo che uno dei primi impegni è quello di fare transitare i lavoratori della precedente coop per impiegarli nella nuova struttura. Per il momento, però, ci sembra più che opportuno che la casa del pellegrino svolga la funzione essenziale di luogo di quarantena o, comunque, di supporto alle attività legate all’emergenza sanitaria”.