“In merito ad alcuni video che circolano sui social network, la Procura di Agrigento ricorda che violare le cosiddette zone rosse integra il reato di cui all’articolo 650 del codice penale che prevede la pena dell’arresto fino a tre mesi. Si ricorda poi, anche al fine di evitare di incorrere nel più grave reato di cui all’articolo 438 del Codice penale che le persone che provengono dalle suddette zone devono mettersi a disposizione della competente autorità sanitaria al fine di impedire il propagarsi dell’epidemia”. Lo ha detto il procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio, città nella quale sono state denunciate due ragazze di 35 e 21 anni perché hanno realizzato e diffuso un video raccontando, una in particolare, di “provenire dalla zona rossa”.
“La diffusione di false notizie sulla epidemia in corso sui social network può integrare il reato di ‘procurato allarme’ di cui all’articolo 658 del Codice penale”, ha ricordato Patronaggio