I protagonisti della politica italiana Matteo Salvini e Matteo Renzi, alla fine si somigliano. In sintesi la domanda: stupor mundi o demolitori irresponsabili della politica italiana? Sarebbe il caso che il popolo italiano si liberasse da questa isterica condizione: dopo Renzi è stata messa in onda da Salvini che alla fine della sua corsa è riuscito a far ritornare la palla pazza della politica italiana, ancora una volta nelle mani di Renzi.
Piaccia oppure no, Renzi è riuscito ancora una volta a dare le carte dal suo mazzo personale; ma si cerchia della regola della stoltezza; come scrive nel suo libro Carlo Maria Cipolla affrontando le regole della stupidità degli esseri umani: lo stupido raggiunge la sua massima soddisfazione quando pur di far del male a te se lo fare pure lui. Un solo esempio, la perdita di Pier Luigi Bersani dal Pd. Tuttavia rimane il regista di quest’ammucchiata.
In queste condizioni, le due realtà politiche al governo pro-tempore in Italia sono in crisi d’esistenza: il Pd e il M5Stelle perdono voti ogni minuti che passa, come nella Borsa quando non ci sono equilibri nei conti delle società quotate, nel nostro caso le quote azionarie di un popolo che è costretto a scegliere in base alla giornata, come le uova. Questo incessante delirio strumentale, demagogia pura, di una sovranità del popolo usato come bastone, alla fine ha funzionato. E questo sia per Renzi sia per Salvini, anche se per vie diverse, ma in entrambi i casi, il bel tempo è durato per fortuna poco.
La domanda è d’obbligo: “Quando durerà questo governo con Renzi tra i piedi”? Secondo i conoscitori del novello stupor mundi italiano, il rottamatore di se stesso, già si preparano i piani tattici per stupire ancora una volta il mondo intero a spese del popolo italiano già entro la prossima primavera.
Concetto Alota